La Turchia è tra i primi Paesi al mondo ad aver attuato un programma di certificazione mirato, volto a garantire sicurezza ai turisti che decidono di venire a scoprire le bellezze del suo territorio. L’iniziativa è stata presentata dal ministro della Cultura e del Turismo, M.Mehmet Nuri Ersoy insieme a M.Mevlüt Çavuşoğlu, ministro degli Affari Esteri.
L’obiettivo è dimostrare quanto la Turchia, di fronte a una situazione d’emergenza dettata dal Covid-19, riesca a reagire coinvolgendo tutti i diversi comparti turistici, aeroporti, strutture ricettive, ristoranti e servizi a terra per accogliere i viaggiatori in un clima il più sereno possibile.
Tra le novità messe in atto la possibilità di stipulare un’assicurazione complementare a quella che solitamente si fa per un viaggio. Ogni turista, fino a 65 anni, ad un costo che varia dai 15 ai 35 euro, a seconda della durata del soggiorno e al massimale di copertura può usufruirne, acquistandola attraverso le compagnie aeree, i tour operator, le agenzie di viaggio o in aeroporto. Una volta stipulata questa permetterà di recarsi nelle strutture ospedaliere pubbliche o private in caso di necessità e anche essere coperti per le spese mediche se contagiati da Covid-19.
I viaggiatori che sceglieranno la Turchia avranno modo di vivere una vacanza in sicurezza superati i controlli in aeroporto. Misurazione della temperatura corporea, distanziamento sociale, raccolta di informazioni sullo stato di salute, gestione dei flussi, formazione del personale, disinfezione dei locali, utilizzo della carta d’imbarco elettronica sono le misure messe in atto nel programma che coinvolge naturalmente anche il personale di terra e di volo.
E infine per le strutture ricettive, i ristoranti e i servizi a terra questi potranno ottenere un certificato a marchio ‘Safe Tourism’ dopo aver superato dei criteri di valutazione imposti del Governo. Igiene e sicurezza sono le due parole d’ordine al quale si aggiunge anche la formazione del personale.