Marocco, anche Casablanca prepara stretta su affitti brevi

Dopo New York, anche Casablanca prepara la stretta sugli affitti brevi. L’obiettivo è quello di limitare al 20% la percentuale di appartamenti ad uso turistico negli edifici di nuova costruzione nel centro della città. Secondo il sito Morocco World News (MWN), l’Agenzia Urbana di Casablanca (AUC) avrebbe già incontrato i professionisti del turismo per il fare il punto sul danno che gli affitti brevi arrecano al settore.

Il Ministero dell’Interno sarebbe sul punto di limitare la percentuale di appartamenti destinati agli affitti brevi e avrebbe anche già individuato le condizioni richieste agli host per ottenere i permessi. La pressione degli operatori del turismo è forte, perché gli hotel, benché numerosi, faticano a tenere il passo con gli alloggi economici facilmente reperibili sulle piattaforme di prenotazione online. Secondo quanto riporta MWN, durante l’incontro con i funzionari dell’agenzia urbana, i professionisti del turismo avrebbero riferito che le loro attività sono state gravemente danneggiate da questi affitti illegali di piccoli appartamenti, solitamente prenotati dai turisti attraverso vari siti di social network e piattaforme di leasing internazionali, tra cui Airbnb.

Per questo, sempre secondo il sito di news online, sarebbero stati informati anche il Ministero del Turismo e il Ministero dell’Interno per cercare una soluzione cooperativa al problema. Dalle ultime statistiche di Airbnb, il Marocco è la seconda destinazione più popolare in Africa della piattaforma di condivisione, con 21.000 annunci attivi e un aumento del 68% nella crescita degli ospiti in entrata lo scorso anno. Secondo Arab Weekly News, gli annunci attivi del Marocco su Airbnb generano guadagni medi annuali pari a 1.300 dollari, per un totale di 22 milioni di dollari di guadagni per gli host locali. Airbnb è entrata nel mercato marocchino nel 2010.

Le nuove sanzioni governative colpiranno sia i proprietari marocchini di appartamenti in affitto, sia i proprietari stranieri, che rappresentano una gran parte di questo settore di mercato degli affitti. I limiti imposti anche dalle leggi religiose sono già numerosi, per esempio ospitare una coppia marocchina o mista non sposata può comportare una serie di sanzioni a carico dell’host. Per questo, anticipa il sito MWN, presto chi metterà in affitto un appartamento o anche una stanza su Airbnb sarà soggetto alle leggi e alle disposizioni che regolano hotel, riad e stabilimenti turistici. I proprietari di monolocali sono ora tenuti per legge a ottenere una licenza dalle autorità dopo aver dichiarato la natura delle loro attività e aver presentato un file completo con tutti i dettagli e documenti necessari. Del resto Casablanca, capitale economica del Marocco, vanta un fiorente ecosistema commerciale e una posizione geografica strategica. Inoltre, si è assicurata il quarto posto nella classifica delle migliori città africane in cui vivere, lavorare e studiare, secondo il City Index 2023 di Brand Finance.

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