Il governo messicano ha lanciato una campagna per recuperare il turismo perso per via dei terremoti del 7 e 19 settembre passati, che hanno causato la morte di quasi 500 persone, dicendo che “il Messico sta in piedi”.
Enrique Peña Nieto, presidente messicano, ha affermato che le scosse hanno danneggiato 1500 siti storici, ma questi rappresentano solo l’1% del patrimonio culturale totale del Paese, aggiungendo che in pochi mesi saranno restaurati con un investimento di 8 miliardi di pesos (circa 450 milioni di dollari).
“Non ci sono dubbi: restaureremo questi gioielli architettonici. Se i terremoti non hanno avuto la forza di distruggerli non saremo noi quelli a distruggerli”, ha detto Peña Nieto. La campagna, denominata ‘Viaggiamo tutti per il Messico’ promuoverà la visita dei turisti nazionali in luoghi come la capitale, Morelos, Puebla, Oaxaca, Chiapas, Guerrero e lo Stato del Messico, i luoghi più colpiti dai terremoti. Per i turisti stranieri saranno diffusi messaggi promozionali con lo slogan ‘Messico, un mondo in sé’.