Da oggi la Norvegia non accetterà più turisti russi: “È quasi estate e non vogliamo che i russi possano recarsi in Norvegia o in altri Paesi Schengen per fare turismo o senza una motivazione urgente”, ha detto il ministro di Giustizia norvegese Emilie Enger Mehl. La decisione, presa giovedì scorso dal governo di Oslo, significa che i cittadini russi potranno entrare in Norvegia solo per comprovati motivi, quali la visita di familiari o per studio e lavoro. Mehl ha aggiunto che il governo norvegese è pronto a chiudere il confine qualora fosse necessario: “Non vediamo alcun segno di migrazione gestita o di afflusso deliberato verso di noi,” ha aggiunto il ministro, riferendosi a quanto precedentemente avvenuto in Finlandia.
Nella parte artica, la Norvegia condivide il confine orientale con la Russia e ci sono alcuni comuni dove vivono diversi cittadini russi, tra questi quello di S›r-Varanger: “Con queste eccezioni, non credo che ci saranno grosse conseguenze,” ha detto il sindaco Magnus Mæland, intervistato dall’emittente pubblica norvegese Nrk.
“Il rapporto con la Russia è cambiato in modo permanente. È una situazione nuova e dobbiamo accettarla,” ha aggiunto il sindaco, riferendosi all’indurimento dei rapporti tra Oslo e Mosca in seguito all’invasione dell’Ucraina. Non tutti però sono d’accordo con la scelta del governo, tra questi Dmitrii Griffin, cittadino russo che vive in Norvegia: “Rafforzerà la narrazione propagandistica di Putin secondo cui l’Occidente odia i russi, incondizionatamente, solo perché hanno un passaporto russo,” ha dichiarato Griffin. Pur prendendo le distanze da Putin, ritiene ingiusto “punire tutti i cittadini russi, a prescindere dalle loro azioni in guerra e dalle loro opinioni,” ha aggiunto.