Overtourism, a Kyoto tassa di soggiorno fino a 60 euro

Le autorità municipali di Kyoto, in Giappone, hanno in programma di aumentare la tassa di soggiorno per gli alberghi ed altre strutture ricettive fino a un massimo di 10.000 yen, poco più di 60 euro a persona per notte, rispetto all’attuale limite di 1.000 yen, per far fronte all’eccessiva crescita delle presenze turistiche. Lo anticipa l’agenzia Kyodo che cita una fonte a conoscenza del dossier, spiegando che il nuovo importo sarà il più alto tra i comuni giapponesi che adottano sistemi di tariffe fisse, come confermano i dati del ministero degli Affari Interni.
Conosciuta come ‘la città dei mille templi’, Kyoto nel 2018 ha introdotto un sistema di tasse sugli alloggi a più livelli: dai 200 yen (1,20 euro) per i soggiorni che costano meno di 20.000 yen a persona per notte, a 1.000 yen (6,10 euro) per gli alloggi del valore di 50.000 yen o più a notte. Con la nuova scala le tariffe saranno suddivise in cinque livelli, e l’importo più alto sarà di 10.000 yen per gli alloggi che costano 100.000 yen o più a notte.
L’entrata in vigore delle nuove tasse avverrà nella primavera del 2026, e si calcola che il nuovo sistema dovrebbe incrementare le entrate dell’amministrazione cittadina a 10 miliardi di yen o più, rispetto ai circa 5,2 miliardi di yen dell’anno fiscale 2023. La città – che fu per più di un millennio la capitale del Giappone, fino al 1868, è alle prese con la sovra-capacità di presenze, in un contesto di un afflusso dei visitatori stranieri nel Paese del Sol Levante senza precedenti. Il sindaco Koji Matsui ha dichiarato che le tasse saranno riviste al rialzo “per bilanciare il turismo e il sostentamento dei residenti locali”.
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