Risale il turismo in Turchia: più russi e arabi ma meno europei

I record pre-crisi restano ancora lontani ma il turismo in Turchia è in netta ripresa. Nel 2017 gli stranieri che hanno visitato il Paese sono stati 32,4 milioni, a +27,8% rispetto al 2016, quando tra gli attentati e il tentativo di colpo di stato la Turchia era diventata agli occhi di molti una meta a rischio. In aumento anche il giro d’affari di quasi il 19%, con entrate totali per 26,3 miliardi di dollari, incluse anche quelle generate dalle vacanze dei turchi all’estero.

Secondo i dati del ministero del Turismo e dall’Istituto nazionale di statistica di Ankara, i viaggiatori giunti dall’estero sono però ancora quasi 4 milioni in meno rispetto ai picchi del 2014-2015.

In crescita i russi, che sono diventati i primi visitatori stranieri, con 4,7 milioni di presenze nel 2017, grazie alla luna di miele diplomatica tra Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin. In netto aumento anche gli iraniani, passati da 1,6 a 2,5 milioni in un anno, e gli arrivi dai Paesi arabi e del Medio Oriente.

Non si arresta invece il calo degli europei: se i tedeschi sono il secondo popolo per numero di turisti in Turchia, le cifre totali scendono ancora a poco più di 3,5 milioni, 300 mila in meno del già disastroso risultato dello scorso anno. Continuano a diminuire pure gli italiani, scesi a 205 mila a fronte dei 213 mila del 2016, quando gli arrivi rispetto all’anno precedente si erano già più che dimezzati.

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