Saied: diversificare l’offerta turistica della Tunisia

Il presidente tunisino Kais Saied nel suo incontro al Palazzo di Cartagine con il ministro del Turismo Mohamed Moez Belhassine ha invitato a sviluppare il settore del turismo, che rappresenta una delle principali fonti di entrate per lo Stato tunisino, secondo solo alle rimesse dei
tunisini che vivono all’estero, “affinché questo settore non rimanga ostaggio delle spiagge e del sole”. Secondo un video diffuso dalla stessa presidenza, Saied ha anche invitato a rendere il turismo tunisino vario e diverso da quello che è sempre stato, e ad evitare immagini che “ledono la dignità della Tunisia e del suo popolo” nell’accoglienza dei turisti stranieri.

Saied ha criticato il modo in cui i turisti stranieri vengono accolti con danze e youyous (urla di giubilo tipiche delle donne nel mondo arabo), che ha definito “manifestazioni terribili e una violazione della dignità dei tunisini” e invitato le società private incaricate di questi ricevimenti a svolgere queste attività nei loro spazi privati e non in pubblico. Il presidente ritiene inoltre che le modalità dell’offerta e la strutturazione del settore turistico, adottata a partire dagli anni ’60, sia “sbagliata” e che le risorse stanziate per essa potrebbero essere utilizzate per promuovere il settore agricolo. Il settore del turismo, in definitiva, avvantaggia le agenzie di viaggio più della Tunisia.

Secondo Saied il turismo è diventato una sorta di “ricovero notturno” dove tutto è disponibile ai prezzi più bassi, visto che un turista straniero che trascorre una settimana o più negli alberghi più lussuosi della Tunisia paga molto meno di un turista tunisino.

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