La Plaza de Espana di Siviglia, con l’imponente complesso monumentale in stile neo moresco, uno dei gioielli architettonici della città andalusa, scenario di classici del cinema come Laurence d’Arabia e Star Wars, sarà chiusa al libero accesso e chi vorrà visitarla dovrà pagare una tassa turistica. Ad annunciarla il sindaco José Luis Sanz in un video su X in cui, mostrando facciate cadenti e mattoni rotti, ha spiegato che il ricavato del biglietto imposto ai non residenti servirà “a finanziare la conservazione e la sicurezza”.
In un audio ha precisato che gli introiti serviranno a pagare un servizio di vigilanza h/24, per tenere lontani gli ambulanti e per pagare lavori di restauro e manutenzione. Ma l’annuncio ha scatenato un putiferio di polemiche e l’altolà del governo. Il sindaco ha già presentato un accordo di collaborazione alla Direzione generale del Patrimonio dello Stato del ministero delle Finanze per la cessione d’uso di determinati spazi del complesso monumentale per la gestione culturale e turistica. Che punta a generare introiti a vari zeri nelle casse comunali, considerato che la Plaza de Espana, progettata negli anni Venti del secolo scorso da Anibal Gonzalez e costruita per l’Esposizione del 1929, è il secondo complesso monumentale più visitato nella città andalusa, dopo la Giralda e prima dell’Alcazar. La pianta e il colonnato a ferro di cavallo, su una superficie di 50.000 mq, che simbolizza due braccia che accolgono le antiche colonie d’America, fu inaugurata da Alfonso XIII e ha visto passare da allora una repubblica, una dittatura, la Transizione e l’approdo alla democrazia.
Ma è nota ai più per essere stata scenario del classico del cinema ‘Lawrence d’Arabia’, interpretato da Peter O’ Toole nel 1962, e poi quarant’anni dopo, palazzo extraterrestre della regina Amidala-Natalie Portman, nella saga di Guerre Stellari. Attualmente il complesso monumentale ospita uffici governativi – la prefettura – ed è una destinazione obbligata per chiunque visiti la città andalusa. Ma è anche platea per festival musicali estivi, come Iconica.
Un eccesso d’uso che, secondo il primo cittadino, la condanna al degrado. Da qui la proposta di far pagare il ticket ai visitatori. Subito però criticata da forze politiche, come ‘Por Andalucia’, che accusa Sanz di voler “privatizzare tutto, anche le pietre”. E rispedita al mittente dalla vicepresidente e ministra delle Finanze, la sivigliana Maria Jesus Montero, che ha già detto che il governo non autorizzerà il pagamento del pedaggio. E ha assicurato che i ticket per i turisti ‘no pasaran’. Almeno per ora.