Stato di New York sospende norme contro Airbnb

A un passo indietro lo stato di New York fa in merito alle contestazioni di Airbnb sulle norme che prevedono multe fino a 7.500 dollari per chi pubblicizza l’affitto della propria casa per brevi periodi sul sito.

Un’apertura che concede tempo al colosso degli affitti per correre ai ripari e cercare di bloccare in via definitiva la normativa.  Il nodo da chiarire è se allo stato di New Yoirk sarà offerta la possibilità di attuare le norme retroattivamente.  

Le norme, un vero schiaffo per Airbnb, sono diventate legge la scorsa settimana con la firma del governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo. Airbnb si è rivolta subito al tribunale, presentando una causa sulla base della violazione del Primo Emendamento e delle leggi per promuovere la crescita delle aziende internet.  Il colosso degli affitti ha rincarato la dose nelle ultime ore, spiegando che la retromarcia di New York: inizialmente il sito era stato rassicurato sul fatto che le norma non sarebbero entrate in vigore ‘almeno per alcune settimane’. Invece sabato scorso, lo stato di New York ha cambiato idea, dicendosi pronto all’attuazione immediata.    

“C’e’ il reale rischio di danni irreparabili”, ha detto il colosso degli affitti. New York è il mercato maggiore negli Stati Uniti per Airbnb. E lo stato e’ l’ultimo in ordine temporale a cercare di fermare il colosso. A spingere le norme a New York come in altri mercati e’ l’industria alberghiera, che ha registrato un calo dei ricavi, ma anche le autorità cittadine che, con le tasse per le stanze degli hotel, alimenta le proprie entrate fiscali.

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