Le proteste anti-governative in corso da settimane a Bangkok si sono estese ad altri ministeri e a una ventina di province nel sud della Thailandia, senza incontrare resistenza da parte delle forze dell'ordine. Ma le aree turistiche restano sicure. I turisti stranieri infatti non rappresentano un bersaglio sensibile ma è bene restino sempre vigili evitando le aree dove si raccolgono i manifestanti come suggerisce l'Ente del Turismo Thailandese. Al di là di grossi problemi di traffico, non sono riportati episodi di violenza in nessun luogo. La polizia si sta occupando attivamente della sorveglianza a Bangkok per mitigare qualsiasi forma di disturbo alla quiete del singolo cittadino e dell’ordine pubblico.
Attualmente a Bangkok tutti i luoghi del turismo tradizionale sono aperti e visitabili. Cosi come le attività turistiche a Pattaya, Hua Hin, Ko Samui, Phuket, Chiang Mai, Krabi, Phang-nga and Krabi. Turisti e visitatori sono pregati di controllare sempre e comunque la situazione nei vari luoghi e nelle città in altre province anche per evitare inconvenienti causati da ingorghi di traffico.
I voli aerei nazionali ed internazionali operano regolarmente, anche verso Pattaya, Hua Hin, Ko Samet e Ko Chang. L'Ente consiglia ai viaggiatori di partire per tempo dalla città e di utilizzare anche i mezzi pubblici, quali BTS Skytrain, Airport Rail Link, e taxi privati per raggiungere l’aeroporto di BKK in quanto potrebbe esserci penuria di taxi. Anche i treni operano regolarmente.
In ogni caso, pur rimanendo pacifiche, le proteste stanno già danneggiando l'economia del Paese: il numero degli arrivi turistici è calato di 300 mila rispetto al previsto, e 23 Paesi hanno consigliato ai loro connazionali di stare alla larga dalle manifestazioni.