Tour operator in crisi: colpa dei turisti della Repubblica ceca

Si fanno sempre più surreali le lamentele dei turisti cechi insoddisfatti delle vacanze per sporgere denuncia contro le agenzie di viaggio. Secondo un sondaggio condotto da Skyscanner, tra le argomentazioni ci sono “il gelato troppo freddo”, “il mare troppo salato o troppo sporco”, “la pioggia invece del sole”, “il sovraffollamento di bulgari sulle spiagge della Bulgaria”.

Tutta colpa del nuovo Codice civile che offre agli abitanti la possibilità di denunciare le agenzie del settore per qualsiasi ‘inconveniente’ e chiedere indennizzi salati. Ma le interpretazione che molti ‘nuovi viaggiatori’ danno alle norme appare spesso stravagante.   
Quest’anno, poi, forse per le emozioni suscitate dal conflitto tra Russia e Ucraina, nelle stazioni balneari si registrerebbe – stando alle lamentele e relative richieste di rimborso inviate ai tour operator –  un boom di liti tra i clienti cechi e russi. “Quando un turista ceco litiga con uno russo e lo insulta, chiamandolo occupante e bolscevico, non c’è verso di arrivare ad una conciliazione tra i due”, ha detto al quotidiano Pravo il direttore marketing di un’importante agenzia viaggi. Alcuni cechi, poi, sfogano antichi rancori lamentandosi che in diversi alberghi con la formula “tutto incluso” la clientela russa sarebbe “favorita”, “salta le code davanti al banco del self-service ed è rumorosa di notte”.   

I tentativi dei direttori di albergo di cercare di appianare le situazioni di disagio denunciate dai clienti cechi ospiti il più delle volte si rivelano un flop. A nulla valgono le proposte di cambi di albergo o offerte di compensi economici. Brandita come un’arma la denuncia sembra l’unica soluzione per i più furiosi (e per gli attaccabrighe).  

 Tra le destinazioni preferite dai cittadini della repubblica ceca, nel 2014, resiste comunque la Croazia, che con le sue coste e le sue isole mantiene questo primato da una decina di anni. Al secondo posto figura l’Italia seguita dalla Slovacchia, la Grecia, l’Austria, la Turchia, la Spagna e la Francia. Anche quest’anno, malgrado le crisi in Medio Oriente, non pochi cechi hanno infine confermato di voler optare per Egitto e Tunisia.

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