Ad Istanbul ha riaperto ai visitatori il Museo della Pittura all’interno di Palazzo Dolmabahçe. Fu costruito per ordine del Sultano Abdülmecid nel 1856 per essere l’ufficio del principe ereditario e divenne poi Museo della Pittura, nel 2014. Oggi lo spazio, alla cui cerimonia d’inaugurazione ha partecipato il presidente della Repubblica di Turchia Recep Tayyip Erdoğan, il ministro della Cultura e del Turismo Mehmet Nuri Ersoy, ha assunto nuovi criteri espositivi che hanno permesso di selezionare e restaurare 553 opere sulle oltre 3000 disponibili da mettere poi in mostra. L’intenzione è quella di far conoscere la ricchezza artistica della Turchia partendo dalla miniatura – la forma d’arte predominante nel paese – arrivando ad una pittura “più europea” possibile grazie alla popolarità che raggiunse all’interno e intorno alla corte ottomana. La collezione del museo, che copre dal XVI secolo al XX secolo, comprende molti soggetti come ritratti di sultani, composizioni storiche, opere orientaliste, natura e vedute urbane e nature morte. Il museo è di particolare importanza in quanto è l’unico rappresentante della pittura del Palazzo Ottomano.
Spostandoci poi ad Ankara, il Museo Statale di Arte e Scultura, sede di alcune delle opere più preziose della storia dell’arte turca, ha riaperto dopo una importante ristrutturazione che ha coinvolto sia l’edificio con i suoi spazi che le opere. Oggi il museo è tra i più importanti del paese e si avvale di un sistema museologico più contemporaneo in grado di rendere maggiormente fruibile l’imponente raccolta di opere grazie al lavoro di catalogazione e digitalizzazione effettuato durante il periodo di chiusura. L’intera collezione vanta 3.629 bellezze artistiche e accompagna i visitatori in un viaggio attraverso le mutazioni stilistiche e l’impatto dei principali eventi storici sulle arti visive della Turchia dalla fine del XIX secolo ad oggi. La riapertura del museo di Ankara ha anche l’obiettivo di fare del museo un centro per eventi artistici, nazionali e internazionali, ma anche seminari e incontri con artisti da tenersi nella sua prestigiosa sala da 400 posti, decorata con motivi tradizionali.