A poca distanza dalle coste dell’isola di Gozo un’équipe di archeologi subacquei diretta da Timmy Gambin, Università di Malta, nell’ambito di GROPLAN, ha individuato un congiunto di reperti che riporta al tempo delle navigazioni fenicie: una cinquantina di anfore di almeno sette differenti tipologie e una ventina di blocchi di pietra lavica utilizzati presumibilmente come zavorra, sono al momento ciò che resta di quella ch e fu una delle tanti imbarcazioni commerciali con le quali i Fenici solcarono le acque del Mediterraneo. Il relitto, uno dei più antichi mai ritrovati nel Mediterraneo è al momento in corso di documentazione che ha come fine la ricostruzione di un modello 3D ad alta risoluzione del sito.
Malta e Gozo furono considerati punti strategici dai Fenici, tanto da definire l’isola maggiore dell’arcipelago Mlt, che significa ‘rifugio, luogo di ancoraggio’. Essi compresero subito il ruolo strategico dell’isola, sufficientemente lontana dalla concorrenza dei Greci e perciò porto ideale per lo sviluppo dei commerci nell’area ovest del Mediterraneo, e costituirono diverse colonie su tutto l’arcipelago, influenzandolo sensibilmente le abitudini e la lingua dei locali.