Cina rimborserà biglietti a chi non parte. Deserto l’aeroporto di Pechino

I dipartimenti dei trasporti della Cina consentiranno ai passeggeri di annullare senza costi i biglietti acquistati per qualsiasi mezzo di trasporto. La misura è stata presa dal ministero dei Trasporti, dalla China State Railway Group e dall’Amministrazione per l’Aviazione Civile della Cina per controllare l’epidemia del nuovo coronavirus (2019-nCoV). I passeggeri che hanno acquistato in precedenza biglietti per i treni presso stazioni ferroviarie, piattaforme online o altri canali potranno annullare gratuitamente i biglietti e ricevere i rimborsi. Questa misura adesso si applica anche a compagnie aeree, a servizi di trasporto tramite autobus su lunga distanza e ai trasporti su acqua, con l’esenzione da tutte le commissioni per ogni cancellazione dei biglietti.

Intanto lo scalo di Pechino, aeroporto da 100 milioni di passeggeri annui, è deserto e silenzioso, ridotto a gestire i pochissimi passeggeri in transito o in arrivo muniti di mascherina a coprire naso e bocca, il simbolo della paura del contagio.

Nelle ultime ore Pechino ha deciso di prorogare le festività per il Capodanno cinese di tre giorni fino al 2 febbraio, come parte delle misure del governo per combattere l’epidemia di polmonite virale. Inizialmente i cinesi sarebbero dovuti tornare a lavorare venerdì 31 gennaio, dopo sette giorni festivi che si traducono in centinaia di milioni di viaggi in tutta la Cina. Secondo i media locali, il periodo di ferie per il capodanno cinese è stato prorogato per “limitare i movimenti della popolazione”.

(photo via Eloisa Lopez, @Reuters)

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