A Baghdad riapre il museo archeologico nazionale

Devastato nell’aprile 2003 riapre anche grazie al contributo degli italiani

Una riapertura parziale, poche sale aperte e per un pubblico selezionato, prevalentemente scuole e studiosi. Non ci saranno, ancora per un po’, gli strepitosi ori dei corredi, il mitico vaso di Uruk, alcuni fra i pezzi più belli, tutti ancora al sicuro nei caveau. Ma a Baghdad è festa per la storica riapertura del Museo nazionale, chiuso praticamente da venti anni, saccheggiato, depredato, devastato dalla furia dei vandali nel drammatico aprile del 2003. E poi restaurato grazie al contributo economico – più di un milione di euro – le idee e il lavoro degli esperti italiani. Per il primo ministro Noori Al Maliki e il ministro del Turismo e delle Antichità Kathan Abbas al Jabami, per la città e per il Paese, si tratta di una giornata storica, un passo verso la cultura della pace.
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