Al via il Festival delle Vie Francigene: oltre 500 eventi fino a novembre

Più di 500 eventi fino a novembre, quest’anno sul tema ”Cammino. Il cibo dell’anima”, per l’ottavo  Festival Europeo Vie Francigene, Cammini, Ways, Chemins, la rassegna promossa dall’Associazione Europea delle Vie Francigene con la collaborazione dell’Associazione Civita.

“Nell’Anno europeo del patrimonio culturale e nell’Anno del cibo italiano proclamato dal Mibact – dice l’ideatore e direttore del Festival, Sandro Polci – vogliamo celebrare il paesaggio agricolo, le sue naturali mutazioni, la raccolta, le lavorazioni, i riti e le feste identitarie. Il 70% del territorio nazionale ha borghi fino a 10 mila abitanti”.

Tutto questo si racconterà lungo la Via Francigena, sempre più meta di appassionati con “350-400 mila pernottamenti e oltre un milione di escursionisti nel 2017”.

Il calendario del Festival va dalla lunga Marcia nelle Terre Mutate, attraverso i territori feriti dal sisma del 2016 (27 giugno-8 luglio) al Fitwalking della Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro Onlus per utenti con disturbo psichiatrico.

E poi l’Anamorfosi prospettica che ha cambiato volto (e vita) ai sottopassaggi di Macerata e la staffetta da Francesco a Francesco, ovvero da Piazza S. Pietro ad Assisi, al via il 14 settembre con arrivo il 4 ottobre, giorno del patrono d’Italia: un pellegrinaggio a piedi sui luoghi della vita del Santo con i volontari dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia alla scoperta dei piccoli centri fuori dai grandi circuiti. E ancora lo Slow Travel Fest di Monteriggioni (21-23 settembre), che tra arte, musica, incontri trasforma il borgo nella capitale culturale della Francigena e del viaggio slow. Per i pellegrini 2.0 c’è anche un’App alla scoperta dei 1000 chilometri che in 45 tappe separano il Colle del Gran San Bernardo da Roma.

“La via Francigena è un esempio che deve portare ad altre collaborazioni, come la Romea-Germanica – esorta Massimo Tedeschi, presidente dell’Associazione Europea delle Vie Francigene – Promuovere la Francigena vuol dire promuovere i piccoli borghi, le aree interne, i paesaggi rurali. E’ una filosofia che affidiamo ai nostri governanti”.

“Iniziative come questa – aggiunge Nicola Maccanico, segretario generale di Civita – sono l’occasione per ricordarsi che l’Europa ha senso perché a unirci c’è molto più dell’economia”. Quanto all’eventualità della delega al turismo affidata al ministero dell’Agricoltura, conclude, “forse può esserci più sinergia che con i beni culturali, dove è aperta la partita tra tutela e valorizzazione. Può essere una vetrina interessante se si lavora bene insieme”.

http://www.festival.viefrancigene.org/it/

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