Anno del cibo dedicato a Gualtiero Marchesi, si punta sui distretti del cibo

“Dopo Expo Milano, l’esperienza agroalimentare nazionale torna ad essere protagonista in maniera diffusa in tutti i territori. Credo perciò sia giusto dedicare l’Anno del cibo ad una figura come Gualtiero Marchesi, che ha incarnato davvero questi valori facendoli conoscere a livello internazionale”. Così il ministro delle Politiche agricole, alimentari Maurizio Martina descrive gli obiettivi del 2018 proclamato “Anno nazionale del cibo italiano”, su sua stessa iniziativa e del collega dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini.

“Non si tratta – precisa Martina – di sottolineare solo i successi economici di questo settore che nel 2017 tocca il record di export a 40 miliardi di euro, ma di ribadire il legame profondo tra cibo, paesaggio, identità, cultura. Lo faremo coinvolgendo i protagonisti a partire da agricoltori, allevatori, pescatori, cuochi. Lo faremo dando avvio al nuovo progetto dei distretti del cibo”.

I “distretti del cibo”, previsti dall’ultima Legge di Bilancio, sono realtà che uniscono imprese agricole, agroalimentari e sociali per fare rete nello sviluppo del territorio. L’obiettivo è quello di promuovere l’integrazione delle filiere anche con le attività commerciali di prossimità e la crescita della sostenibilità. Con le iniziative previste durante l’Anno nazionale del cibo italiano ”si punterà – precisa il ministro Martina – sulla valorizzazione dei riconoscimenti Unesco legati al cibo come la Dieta Mediterranea, la vite ad alberello di Pantelleria, i paesaggi della Langhe Roero e Monferrato, Parma città creativa della gastronomia e all’Arte del pizzaiuolo napoletano iscritta di recente. Sarà l’occasione per il sostegno alla candidatura già avviata per il Prosecco e quella legata all’Amatriciana. Allo stesso tempo saranno attivate iniziative per far conoscere e promuovere, anche in termini turistici, i paesaggi rurali storici, per il coinvolgimento e la promozione delle filiere e ci sarà un focus specifico per la lotta agli sprechi alimentari. Lo stretto legame tra cibo, arte e paesaggio sarà inoltre il cuore della strategia di promozione turistica che, attraverso l’Enit e la rete delle ambasciate italiane nel mondo, permetterà di evidenziare come il patrimonio enogastronomico faccia parte del patrimonio culturale e dell’identità italiana”.

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