Enogastronomia è la prima motivazione di viaggio in Italia per i turisti

Le eccellenze dell’enogastronomia italiana sono la prima motivazione di visita per i turisti italiani e stranieri che trascorrono una vacanza nel Bel Paese con il 26% di preferenze assolute. È l’esito di ‘Food & Wine Tourism Forum’, primo forum dedicato al turismo enogastronomico in Italia. Un riscontro concreto di questa preferenza è fornito dai dati di una ricerca interna di Tripadvisor, illustrati nel dettaglio durante il Food & Wine Tourism Forum, che si è svolto ieri, 21 giugno, nel Castello di Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo.

Il volume totale delle visualizzazioni degli utenti unici globali verso i contenuti ITALIA su Tripadvisor è cresciuto del 19,3% nel 2017 rispetto al 2016, registrando picchi positivi nei mesi estivi. Spostando il focus dei dati a livello locale, le visualizzazioni degli utenti unici globali sui contenuti Langhe Roero sono aumentate, nello stesso periodo, del 51,1%, con picchi positivi da agosto ad ottobre.

In cima alla lista dei Paesi Top 20 per le visualizzazioni dei contenuti Italia troviamo in ordine: Regno Unito, Stati Uniti e Germania. Per quanto riguarda, invece, le visualizzazioni dei contenuti Langhe Roero nelle prime tre posizioni si posizionano Svizzera, Francia e Regno Unito. Un altro dato interessante, sempre proveniente dai dati interni di Tripadvisor, riguarda la crescita del numero di prenotazioni all’interno della categoria enogastronomica presente sulla piattaforma.

In Italia, le prenotazioni dei tour gastronomici su Tripdvisor sono aumentati nel 2017 su 2016 del 38,7% , mentre le prenotazioni dei tour enogastronomici e le degustazioni dei vini sono cresciuti del 59%.

Nella top 10 delle regioni italiane più prenotate su Tripadvisor, ai primi tre posti compaiono Toscana, Lazio e Veneto, mentre Piemonte e Liguria sono all’ottava posizione.

I dati forniti da Google Trends relativi alle ricerche online sul turismo enogastronomico italiano da utenti su tutto il territorio globale rivelano che nel 2017 le search dall’estero legate all’Italia come meta di turismo enogastronomico sono aumentate rispetto all’anno precedente.
Nel biennio 2017-2018, i Paesi che hanno dimostrato il maggiore interesse per l’Italia come destinazione turistica legata al settore agroalimentare sono nell’ordine: Paesi Bassi (+14%) Belgio (+20%) Svizzera (+4%) Francia (+21%) e Danimarca (+70%).

Per quanto riguarda il turismo enologico, i paesi in cui l’Italia è più cercata sono: Svezia (+57%), Slovenia (+50%), Danimarca (+160%), Stati Uniti (+10%) e Irlanda (+17%).

Gli utenti globali interessanti all’Italia da un punto di vista enogastronomico cercano principalmente le regioni e le città, in particolare: Toscana e Firenze, Piemonte e Alba, Lazio e Roma, Sardegna, Sicilia

In riferimento alle specialità enogastronomiche, il prodotto italiano più cercato nell’ambito del turismo enogastronomico su tutto il territorio globale è il prosecco, seguito nell’ordine da mozzarella, gorgonzola, ricotta e tartufo.

A livello globale le eccellenze italiane spiccano anche rispetto ai prodotti esteri: la Mozzarella raccoglie il quadruplo delle ricerche del Camembert, il Parmigiano Reggiano il doppio del Brie, il Gorgonzola è cercato una volta e mezzo il Roquefort, la Grappa il triplo del Cognac, il Limoncello il triplo del Cointreau. Bene anche il Prosciutto nostrano che è cercato tre volte tanto rispetto al Jamón iberico.

Nonostante gli ottimi risultati testimoniati dai dati presentati a Grinzane Cavour, c’è ancora molto lavoro da fare in termini di innovazione, sviluppo, promozione e valorizzazione del patrimonio enogastronomico italiano. I relatori, a termine degli interventi hanno lanciato agli oltre 300 partecipanti (studenti, giornalisti, blogger, operatori del settore turistico) nuovi interrogativi e nuove sfide per il futuro del turismo italiano.

All’interno del Food & Wine Tourism Forum c’è stato spazio anche per la formazione, con le ‘Istruzioni per l’uso’, tenute da: Annalisa Romeo, Paola Faravelli, Fabrizio Ulisse, Mariachiara Montera e Giulio Gargiullo.

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