Gli host di Airbnb si riuniscono il 16 novembre: eventi in tutta Italia

Sono già state battezzate come le “primarie” dell’ospitalità in casa sui temi del turismo responsabile e sostenibile. Il 16 novembre, infatti, per la prima volta, il popolo degli host Airbnb, coloro che hanno scelto di aprire la propria abitazione al turismo, scende in campo e si incontra in occasione dell’evento “100 case 100 idee”.

Già confermati eventi in città grandi e piccole (come Roma, Milano, Firenze, Venezia, Napoli, Bologna, Torino, Bari, Genova, Belluno e valli olimpiche, Parma, La Spezia, Cagliari, Palermo, Lecco, Como, Brescia, Siena, Agrigento, Varese, Monza e Matera), con i tavoli di confronto aperti a viaggiatori, ma anche associazioni, amministratori locali e cittadini. Ci si concentrerà in particolare su tre aree di discussione: la tematica ambientale (buon vicinato, rispetto dell’ambiente), quella sociale (sicurezza delle persone, qualità dell’ospitalità, rapporto fra politiche per il turismo e per la residenzialità) ed economica (pagamenti digitali e attività in regola con le norme amministrative e fiscali, indotto commerciale e supporto agli esercizi di vicinato).

Per un settore a volte ancora visto con pregiudizio, ma in costante crescita: solo negli ultimi 12 mesi Airbnb ha superato i 10 milioni di arrivi (4,5 in estate), più della metà fuori dalle 5 mete più visitate e con un impatto economico sul territorio di 5,4 miliardi nel 2018.

Ma chi sono dunque gli host di Aribnb, pronti a riunirsi il 16 novembre? In Italia, un popolo di oltre 200 mila persone per 450 mila annunci. Più della metà è donna (54%), età media 43 anni, con il 97% del guadagno che rimane all’host, quindi sul territorio. Senza contare, dicono i dati, che il 43% dei turisti lo scorso anno ha fatto shopping e attività nello stesso quartiere in cui ha soggiornato e il 51% ha speso in loco i soldi risparmiati grazie a Airbnb.

www.100case100idee.it

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