Agriturismo, si lavora a classificazione nazionale

Sul tema mercoledì 9 febbraio a Grosseto un convegno di Agriturist

Spighe, margherite, fiori, quadrifogli e perfino picchi. Se per gli alberghi ci sono le stelle, per gli agriturismi esiste ancora un sistema di classificazione disomogeneo, che cambia da regione a regioni, e che per anni ha creato non poche difficoltà, disorientando il pubblico. Ora il ministero delle Politiche agricole, attraverso l'Osservatorio nazionale dell'agriturismo, sta elaborando un sistema unitario di classificazione nazionale, tenendo conto delle esperienze maturate nelle varie regioni. Un lavoro che Agriturist si augura possa giungere a conclusione entro la fine dell'anno con un accordo sulla simbologia e sul numero delle categorie.
"Dieci regioni su venti – dice il direttore nazionale di Agriturist, Giorgio Lo Surdo – avevano già attuato un proprio sistema di classificazione dell'agriturismo, adottando tre scale di valori e cinque simboli diversi, con difformità anche nella scelta dei requisiti necessari per l'attribuzione delle categorie. Ma l'agriturismo – sottolinea Lo Surdo – non può essere classificato soltanto sulla base al comfort dei servizi, ma deve tenere presente soprattutto le peculiarità del contesto agricolo".
Agriturist dedicherà a questo tema una approfondita riflessione nel corso del convegno "L'agriturismo nel sistema agricolo e turistico italiano" in programma a Grosseto, Azienda agricola regionale di Alberese – Granaio Lorenese, Loc. Spergolaia, mercoledì 9 febbraio, nell'ambito del IX Forum Nazionale dell'Agriturismo.

editore:

This website uses cookies.