E' grazie agli stranieri, che hanno registrato un aumento di presenze del 40%, che l'agriturismo italiano chiude il 2011 con una crescita di presenze del 15% rispetto al 2010. Un risultato positivo, in netta controtendenza con l'andamento generale del turismo europeo evidenziato da Eurostat: nei primi nove mesi del 2011, su 24 Paesi Ue, l'Italia è stato l'unico a registrare -1,5% di presenze, rispetto a +7% in Spagna, +4% in Germania, +3,2% in Gran Bretagna e +0,7% in Francia.
Alla luce di questi numeri, che emergono da un'analisi sulla base dei dati dell'Osservatorio nazionale del turismo, Agriturist chiede che nella promozione all'estero delle vacanze in Italia, l'agriturismo e il sistema agroalimentare vengano presentati con la dovuta evidenza.
"Accogliamo con soddisfazione l'intenzione del ministro Gnudi di rilanciare il portale Italia.it – sottolinea il presidente di Agriturist, Vittoria Brancaccio – ma chiediamo che all'agriturismo sia finalmente riconosciuto diritto di cittadinanza nella presentazione ufficiale delle vacanze nel nostro Paese. L'ospitalità delle aziende agricole rappresenta un fiore all'occhiello dell'offerta turistica italiana che può dare un contributo importante al rilancio del nostro Paese nello scenario turistico mondiale".