Se gli affitti turistici sono entrati in crisi profonda, non altrettanto può dirsi degli affitti di ville agli stranieri: nel 2013 sono 1.780 le ville commercializzate dai principali 10 tour operator italiani secondo uno studio effettuato dalla società di consulenza turistica Jfc.
"La destinazione leader assoluta in questo mercato – spiega l'amministratore unico Massimo Ferruzzi – è la Toscana, che da sola conquista oltre il 50% del mercato del ‘villas tourism'. A seguire l'Umbria, con una quota pari al 14,4% del mercato. Poi, ancora, la Costiera Amalfitana (10,1%), dove però gli affitti fanno riferimento ad appartamenti in location di grande fascino. A seguire, ma con indici decisamente inferiori, le Marche (4,1%), i laghi del nord Italia (3,6%) e la Liguria (2,9%)".
Tra le new entry la Puglia, dove crescono le richieste di masserie da affittare soprattutto nel Salento, l'entroterra marchigiano (dai Paesi Scandinavi), la Sicilia (dagli Stati Uniti e dal Canada) e la Sardegna, soprattutto da parte del mercato russo.
Sono i mesi tradizionali delle vacanze balneari quelli nei quali si concentrano i flussi legati al villas tourism: il 56% a luglio e agosto, con la prevalenza di agosto (33,1%) su luglio (22,9%). Seguono poi il mese di settembre (14,3%) e quello di giugno (12,6%).
Le ville preferite sono quelle che si trovano nelle aree collinari o in campagna, ad una distanza di una decina di chilometri dal mare e localizzate in aree centrali per poter visitare città d'arte e luoghi conosciuti e famosi. Tra i servizi irrinunciabili la piscina e il wi-fi mentre per le ville vicine al mare è molto richiesto l'accesso diretto alla spiaggia.
Il costo settimanale di una villa è molto variabile: l'offerta tipologica media (villa con 8/12 posti letto in periodo di media stagione) ha un costo di affitto settimanale variabile tra i 3.501 e i 5 mila euro (34,5%). Molto alta anche la quota delle ville ‘luxury' con affitti settimanali tra gli 8 e i 12 mila euro (9,6%) ma anche superiori ai 12 mila euro nel 7,1% dei casi.
Sono i residenti negli Stati Uniti a rappresentare la quota più consistente di clientela per il villas tourism, in quanto coprono ben il 43,1% del mercato complessivo. A seguire gli inglesi (16,7%), i residenti in Belgio, Olanda e Lussemburgo (11,8%) e nei Paesi Scandinavi (6,6%). Alta anche la quota dei clienti russi (5,3%), dei tedeschi (5,1%), dei canadesi e degli australiani (rispettivamente 3,9% e 2,4%).
Il villas tourism sfiorerà nel 2013 i 78 milioni di fatturato, con un incremento del +3,4% rispetto allo scorso anno, generando oltre 1 milione 380mila presenze straniere ed una permanenza media pari a 10,2 notti.