Sono oltre 3 milioni le case vacanza in Italia, su un totale di 31,2 milioni di abitazioni private. Circa la metà di esse (1,5 milioni) si trova in località a vocazione turistica. A queste si aggiungono oltre 140 mila strutture immobiliari per l'ospitalità, di cui 34 mila alberghi (2,2 mln di letti), 66 mila alloggi in affitto, 15 mila strutture agrituristiche, 18 mila bed and breakfast, 2.129 case per ferie, 427 ostelli, 993 rifugi alpini. I dati sul peso dell'immobiliare nel turismo italiano – da fonti Nomisma e Fiaip – sono stati presentati nell'ambito del "TrE Tourism Real Estate", la fiera dell'immobiliare turistico che si è chiusa ieri a Venezia.
Sul fronte dei prezzi, la flessione contenuta dovuta alla crisi che ha caratterizzato i mercati cittadini, ha interessato solo in parte le località turistiche. Gli operatori ritengono che gli effetti recessivi saranno più attenuati sull'immobiliare turistico rispetto agli altri segmenti di mercato. La stretta creditizia ha tuttavia penalizzato quel 40% di italiani che faceva ricorso ad un mutuo per acquistare la seconda casa, così che i finanziamenti sono scesi del 25%. Malgrado ciò, l'immobiliare turistico tiene e continua l'aumento (+7,2%) degli immobili messi in vendita (+7,2%). In cinque località nel 2009 si sono superati i 10.000 euro al metro quadro per il nuovo o gli immobili di pregio: Courmayeur, Madonna di Campiglio, S.Margherita Ligure, Forte dei Marmi, Capri e Porto Rotondo.