È boom di vacanzieri che nel 2019 ha scelto una casa vacanza o un agriturismo sui portali di Feries, CaseVacanza.it e Agriturismo.it. Un dato in crescita del +5% che ha permesso di raggiungere un totale di 15 milioni di utenti per entrambi i siti. Il successo di queste due formule, secondo Francesco Lorenzani, ceo di Feries risiede nel fatto che “la casa vacanza rappresenta una soluzione smart e flessibile, l’agriturismo invece propone un’esperienza che solo l’Italia può offrire: si tratta infatti di una formula tipica di questo Paese, dove è possibile trovare strutture uniche e particolari, con un autentico legame con il territorio e con l’enogastronomia. Tutto questo motiva il forte interesse da parte degli stranieri”.
La domanda è stata infatti trainata dai turisti internazionali, con una crescita del traffico sulle 2 piattaforme pari al +30%, dovuta principalmente alle presenze di ospiti provenienti dai Paesi del Nord Europa (Germania, Olanda, Belgio). La domanda di turisti italiani è rimasta costante rispetto all’anno precedente.
L’attenzione verso l’ambiente e la rinnovata sensibilità green sembra avere avuto un significativo influsso sul settore. La percentuale di strutture eco-biologiche e sostenibili prenotate è raddoppiata nel 2019 rispetto al 2018.
Nella top ten delle regioni italiane, la Toscana si conferma ancora la regina degli agriturismi, detenendo oltre un quarto del totale, che però cede lo scettro delle case vacanza alla Sicilia, che aveva il primato nel 2018. Durata e prezzo medio del soggiorno segnano un divario tra ospiti nazionali e stranieri. Il soggiorno, per gli ospiti stranieri dura almeno 2 giorni in più rispetto ai viaggiatori italiani; inoltre, analizzando il prezzo medio per notte, i turisti internazionali sono disposti a pagare il 10% in più rispetto agli italiani.
È interessante evidenziare come il prezzo medio a notte per ospite delle case vacanze in Sicilia, sia inferiore alla media nazionale (28 euro Vs 31 euro); mentre per gli agriturismi il prezzo medio della Toscana è sostanzialmente allineato alla media nazionale (42 euro Vs 41 euro media nazionale).
Nel 2019 cresce ancora la durata media del soggiorno (+10%), per entrambe le soluzioni: si arriva a 7 notti per le case vacanza e 4 notti per gli agriturismi. La differenza riflette la diversa tipologia di soggiorno: mentre per periodi più estesi è preferita la casa vacanza, sugli short break risultano vincenti gli agriturismi.
Infine, nel 2019 si è registrato un vero e proprio boom di richieste per la parte ristorativa in agriturismo (90% proveniente dal mercato nazionale) con le richieste che sono cresciute del +70% rispetto all’anno precedente.