La rinnovata sensibilità ambientale e la voglia di riconnettersi alla natura sta orientando lo stile di vita di sempre più persone, anche nel turismo, dove cresce l’interesse verso esperienze di viaggio più sensibili all’ambiente. Da un recente sondaggio di PiratinViaggio.it emerge come per il 39% degli italiani l’alloggio ideale debba essere immerso nel verde, una preferenza per agriturismi, campeggi, sistemazioni ecosostenibili o soggiorni originali tra cui case sull’albero e glamping. E ancora, il 25% dei rispondenti sarebbe interessato a ricevere più offerte di “vacanze a contatto con la natura”, percentuale che sale fino al 29% per la fascia d’età 18-34 anni.
La crescente ricerca di esperienze turistiche a contatto con la natura si sta riflettendo anche nel linguaggio. E infatti Babbel, azienda per l’apprendimento delle lingue che offre lezioni live e su app, ha analizzato alcune delle nuove parole usate per identificare le esperienze di viaggio che consentono di riavvicinare le persone alla natura.
Tra queste:
Treetop Walking: sono passeggiate verticali nella foresta in cui si percorrono passerelle che conducono sempre più in alto, portando le persone a “camminare tra le cime degli alberi”, per vivere e ammirare la natura da una nuova prospettiva.
Tree Hugging e Barefooting: rientrano nelle cosiddette pratiche di Earthing o Grounding, ovvero esperienze che permettono di riconciliarsi con la natura attraverso la sua energia elettrica per lasciar andare lo stress, aiutando a sentirsi più calmi e concentrati. Spesso avviene attraverso attività che prevedono il contatto diretto con gli elementi naturali, ad esempio “camminare a piedi scalzi” (il cosiddetto barefooting) o “abbracciare gli alberi” (il cosiddetto tree hugging).
Bio Mountain Retreat: come suggerisce il nome, letteralmente “ritiro biologico in montagna” si tratta di una vacanza benessere in un luogo di montagna, con anche la possibilità di assaporare piatti preparati con i prodotti biologici coltivati in loco.
Perception Walking: è una “passeggiata sensoriale” a occhi chiusi nella natura, in cui partecipante e guida rinunciano alla vista per amplificare gli altri sensi e sviluppare una diversa relazione con l’ambiente circostante basata su tatto, olfatto e udito.
WWOOF: un’alternativa al camping potrebbe essere il soggiorno in fattorie o aziende agricole, generalmente produttrici di prodotti biologici, in cambio del proprio contributo all’attività. Il termine deriva dall’acronimo inglese World Wide Opportunities on Organic Farms ed è il nome del movimento mondiale che, da più di quarant’anni, mette in relazione volontari e progetti rurali naturali promuovendo esperienze basate su uno scambio di fiducia per contribuire a costruire una comunità globale sostenibile.
Glamping: parola macedone nata dalla fusione di due termini inglesi, “glamour” e “camping”, è la versione chic del campeggio. Si soggiorna sempre all’aria aperta, ma in tende più lussuose che offrono tutti servizi di un classico hotel, quindi letti con materasso, mobili di design, elettricità e bagno, con la bellezza di vivere nella natura. Una soluzione “detox” per ridurre l’inquinamento non solo dell’ambiente, ma anche quello che caratterizza la propria quotidianità.
Forest Bathing: pratica nata in Giappone con il nome di shinrin-yoku, consiste nel fare lunghe passeggiate nei boschi, ritagliandosi uno spazio per sé stessi, lontano dalla tecnologia e dalle preoccupazioni quotidiane. Letteralmente “bagno nella foresta”, è un’esperienza immersiva positiva sia per la mente sia per il corpo.
Eco Hotel: così vengono definiti gli alloggi rispettosi della natura, come un albergo o una pensione che si impegna fortemente nel minimizzare il proprio impatto ambientale.
Mindful Walking: si tratta di una tecnica di mindfulness spesso praticata nella natura. È una “camminata consapevole” che invita a mantenere la concentrazione sul momento presente.
Ma cosa cercano gli italiani quando si tratta di esperienze di viaggio immersi nella natura? PiratinViaggio svela le 5 offerte più visualizzate tra febbraio e marzo 2022: un soggiorno in un resort in riva al lago nella vicina Croazia, a Plitvice; relax tra le montagne dell’Alto Adige; una pausa in una bolla nel deserto del Wadi Rum, in Giordania; glamping sul lago di Bled in Slovenia o in Toscana, vicino a Follonica.