Il sogno della vacanza estiva può diventare realtà con il pass vaccinale

A un anno dall’esplosione della pandemia, la Commissione europea accelera sul pass vaccinale Covid: la proposta sarà presentata il 17 marzo, accendendo la speranza negli europei di una vacanza estiva, secondo quanto annunciato su Twitter dalla presidente Ursula Von der Leyen.

Per evitare discriminazioni, oltre ai dati su eventuali somministrazioni, il Qr a portata di cellulare conterrà quelli dei test effettuati o delle immunizzazioni acquisite a seguito della malattia. E verrà concepito nel pieno rispetto della protezione della privacy, anche se il Garante italiano già parla della necessità di una legge nazionale. Il pacchetto normativo, che secondo le indicazioni del vicepresidente comunitario Margaritis Schinas avrà valore legale sulla base di quella parte dei Trattati che regola la libera circolazione nell’Unione, finirà sul tavolo dei leader al vertice del 25 marzo. Dopo si dovrebbe passare già alla fase attuativa, “per un’uscita in sicurezza, a 27, dalle limitazioni”.

A causa del lavoro tecnico, sarà comunque necessario attendere tre mesi, all’incirca fino a giugno, e per far sì che il meccanismo sia ben oliato anche gli Stati membri dovranno darsi da fare. In parallelo Bruxelles punta a lavorare con organismi internazionali come Oms, Ocse e Iata per far sì che il pass Ue sia riconosciuto oltre i confini del Vecchio continente.

E Londra, che sta valutando un’iniziativa similare, ha già fatto sapere di volersi coordinare con l’Unione prima di prendere qualsiasi decisione. Reciprocità ci potrebbe inoltre essere con Israele, il primo ad aver imboccato questa strada. Intanto esulta il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, e con lui il greco Kyriakos Mitsotakis, padre dell’iniziativa. Nelle ultime settimane il premier ellenico si è impegnato a fondo per mettere insieme un fronte di almeno di una dozzina di leader ‘like minded’, dall’Estonia alla Croazia, per fare pressing in Consiglio e sbloccare le resistenze di Angela Merkel e Emmanuel Macron, convincendo che il pass si può fare, in completa sicurezza sanitaria, e che occorre prepararsi ora in vista dell’estate evitando che le Big tech facciano da sole riempiendo il vuoto lasciato dai 27. Nei mesi di transizione le misure di contenimento dovranno comunque restare in vigore mentre l’obiettivo resta quello di immunizzare il 70% di europei entro fine settembre.

“La principale lezione della pandemia – sottolinea su Facebook il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia – è che l’economia europea e il nostro benessere sociale sono in pericolo se non saranno intraprese azioni urgenti per rilanciare e finanziare la ripresa del settore dei viaggi e del turismo. Dobbiamo intervenire in maniera incisiva ed importante per sostenere le imprese. L’adozione di nuovi strumenti digitali europei che documentino lo stato di salute dei viaggiatori – aggiunge -, partendo dall’uso medico per poi preparare un ritorno alla mobilità sicura dei turisti, compatibilmente con l’evoluzione della pandemia, sarà cruciale per la ripresa dell’industria del turismo. Con i colleghi europei dobbiamo lavorare uniti in questa direzione – conclude -. La strategia sui vaccini avrà un ruolo chiave. Fondamentale sarà anche espandere gli strumenti finanziari dell’Unione Europea dedicati al settore, ad oggi lacunosi”.

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