Tax free Shopping, 2023 da record: bene soglia minima di spesa

Il 2023 segna un punto di svolta per il Tax Free Shopping, poiché è riuscito a superare i livelli registrati prima della pandemia, stabilendo nuovi record. Il recovery della spesa Tax Free ha raggiunto in Italia il 119% rispetto al 2019, meglio del 117% registrato a livello mondiale. In aumento lo scontrino medio, salito a 981 euro (+19%). A trainare la crescita gli americani e gli arabi, con picchi di recovery della spesa oltre il 240%. Millennials e Generazione Z sono stati i principali motori di questo incremento. Positivi anche i primi dati dall’entrata in vigore del nuovo regime Tax Free, con la riduzione da 154,95 euro a 70,01 della soglia minima che consente ai turisti extra-Ue di acquistare beni avendo diritto al rimborso dell’IVA. Sono queste le principali evidenze che emergono dai dati presentati oggi a Milano da Global Blue.

“Nel 2023 abbiamo osservato una graduale ripresa dello shopping tax free, fino a superare i volumi del 2019: se a gennaio il tasso di recovery era ancora all’88%, da marzo si è attestato stabilmente sopra i livelli pre-pandemici, con uno scontrino medio in crescita che ha raggiunto il suo apice nel periodo natalizio. Il 2023 si appresta dunque ad essere un nuovo anno benchmark per analizzare il settore – ha commentato Tomas Mostany, SVP Strategy & Chief Product Officer di Global Blue – Va evidenziato che questi risultati sono stati conseguiti nonostante alcune importanti nazionalità non abbiano ancora raggiunto il full recovery. Ciò è particolarmente evidente nel caso dei cinesi, che comunque rappresentano la terza nazionalità per contribuzione alla spesa, divenendo primi nelle settimane del Capodanno cinese 2024 (19%)”.

Un ottimismo che traspare anche dall’analisi dei primi dati successivi al 1° febbraio di quest’anno, da quando cioè ha avuto decorrenza il nuovo regime Tax Free. Global Blue ha già registrato un aumento del numero di transazioni (+39% dal 1° al 25 febbraio) e la partecipazione di nuove nazionalità per acquisti tra 70,01 euro e 154,94: svizzeri, sudamericani e turchi su tutti. Uno scenario che si traduce in un ampliamento delle opportunità per settori che fino ad ora hanno beneficiato solo marginalmente di questo sistema, come l’artigianato locale, i supermercati, la profumeria e la cosmetica, l’abbigliamento e le attrezzature sportive, nonché il fast fashion. Tra le città d’arte, Milano emerge come protagonista nel 2023, rappresentando il 33% della spesa Tax Free (1.353 euro lo scontrino medio). Seguono Roma (20%) e Firenze (15%). Fashion & Clothing si conferma la categoria merceologica preferita (76%), registrando uno scontrino medio di 985 euro (+25%). Tuttavia, i prodotti Watches & Jewellery hanno attirato le spese più consistenti (2.797 euro).

Chi spende tra i 20k-70k euro (High Net Worth Individual) o oltre (Ultra-High Net Worth Individual) contribuisce in Italia al 28% della spesa tax free, pur rappresentando appena il 2% degli shopper totali. Un dato non dissimile al trend mondiale, che riconosce negli “Affluent” (3k-20k) il profilo con la maggior contribuzione alla spesa (40%). Ad ogni modo, circa nove turisti internazionali su dieci rientrano tra gli “Aspirational”, quelli cioè con una capacità di spesa sotto i 3mila euro. Chi sono gli (U)HNWI? Il 25% è amante dell’esclusività e si orienta solo verso i marchi del lusso, prediligendo gli acquisti di orologi e gioielli (49%). Uno su quattro proviene dagli Usa, con un portafoglio medio di 50.000 euro. Effettua in media quasi 2 viaggi all’anno e il 32% ha visitato l’Italia.
Il 75% è un turista “trend follower”, proveniente da Cina (22%) e Sud-est asiatico (17%). Abbina prodotti di lusso (80%) a quelli premium (20%) e predilige l’abbigliamento (30%), presentando un portafoglio medio di 58.000 euro. Fa più di tre viaggi all’anno e il 39% ha visitato l’Italia. Dal punto di vista anagrafico, a livello mondiale circa il 60% degli shopper è costituito da Millennials e Generazione Z, con questi ultimi che registrano un recovery della spesa Tax Free a velocità doppia rispetto alle altre generazioni. Un trend evidente anche in Italia, dove rappresentano il 13% degli shopper, registrando un 264% di recupero della spesa rispetto al 2019.

Secondo una survey di Global Blue, la propensione degli shopper Usa a viaggiare rimane elevata, con un 49% che dichiara di pianificare una visita in Europa nei prossimi mesi. Non solo, il 74% dei rispondenti afferma di voler mantenere o addirittura aumentare la propria capacità di spesa del 2019. Il recovery Tax Free degli americani, che nel 2023 ha raggiunto il 241%, dovrebbe pertanto rimanere solido anche nel 2024. Buone prospettive, inoltre, per il ritorno dei turisti cinesi. Da questo punto di vista l’Italia ha già riaperto il 100% dei propri centri per i Visti, mentre il recovery della capacità aerea – secondo i dati di Forwardkeys – raggiungerà il 172% nel primo trimestre del 2024 (86% a livello europeo).

editore:

This website uses cookies.