Alitalia chiede a Bruxelles tempi stretti per l’indagine

Potrebbe durare anche 18 mesi, ma la compagnia vuole ricapitalizzare in primavera

Il piano di salvataggio dell’Alitalia torna all’esame di Bruxelles che la prossima settimana potrebbe decidere l’apertura di una procedura di indagine approfondita sul progetto industriale avviato da Giancarlo Cimoli per evitare
il fallimento della compagnia. Ieri la Commissione europea ha evitato di dare conferme ufficiali circa la probabile apertura dell’indagine, ma e’ da prima delle vacanze natalizie che indiscrezioni indicano come probabile il suo avvio per il 19 dicembre. Alitalia, intanto, evita di commentare le indiscrezioni sui
dubbi che il piano avrebbe suscitato alla Commissione europea, ma ribadisce che se una verifica dovra’ essere fatta, e’ opportuno che avvenga in tempi brevi, compatibili con quelli della ricapitalizzazione che giudica indispensabile. ”Alitalia ha bisogno di certezze per l’avvio della necessaria ricapitalizzazione” fanno notare fonti industriali. Per fornire nuovi chiarimenti al commissario ai Trasporti, Jaques Barrot, domani voleranno a Bruxelles il ministro dei Trasporti, Pietro Lunardi e, con molta probabilita’, il ministro dell’Economia, Domenico Siniscalco, azionista della compagnia.
E’ possibile che all’incontro del 12 con il neo commissario europeo partecipi anche il presidente e amministratore delegato della compagnia, Giancarlo Cimoli. Proprio il numero uno di Alitalia il 15 dicembre scorso aveva precisato in occasione dell’assemblea degli azionisti che il pronunciamento di Bruxelles
”dovrebbe arrivare in tempo utile per assicurare l’attuazione dell’operazione Az Servizi-Fintecna, il futuro aumento di capitale e la privatizzazione di Az-Fly”. Tutti temi, questi, che sono proprio nel mirino di Bruxelles e che saranno l’oggetto dell’approfondimento delle indagini, se queste verranno avviate.
Bruxelles teme infatti che l’operazione di ricapitalizzazione di Alitalia Fly e il piano di societarizzazione di Alitalia Service possano contenere aiuti che non soddisfano il principio di un intervento di un investitore privato in un’economia di mercato. In particolare la Commissione europea non sarebbe
convinta che esistano le condizioni per una partecipazione di mercato all’aumento di capitale della compagnia, per il quale – a differenza della precedente ricapitalizzazione – mancherebbero ancora garanzie da parte degli istituti di credito. Allo stesso modo il piano di ingresso di Fintecna nel capitale di Alitalia Service insospettisce la Commissione poco convinta che
l’operazione garantisca effettivamente redditivita’. Per fare chiarezza su questi punti la Commissione potrebbe impiegare anche 18 mesi. Alitalia chiede invece che l’indagine venga chiusa positivamente gia’ entro marzo-aprile in
modo da poter avviare la ”necessaria” operazione di ricapitalizzazione prima della fine della primavera.

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