lunedì, 30 Settembre 2024

“Cielo Unico”, la nuova era del trasporto aereo

Approvata ieri dall’Ue la norma che disciplina i cieli europei

L’era del caos nei cieli d’Europa è finita. L’accordo sul ‘cielo unico’ approvato ieri a Bruxelles segna l’avvio di una nuova era nel settore del traffico aereo. Dopo due anni di serrato confronto tra Parlamento, Consiglio e Commissione, il Comitato di conciliazione ha raggiunto la scorsa notte un accordo che prevede entro il 31 dicembre del prossimo anno l’istituzione dell’ ‘open sky’ europeo: non più uno spazio aereo frammentato tra Quindici, quindi, ma un un unico mercato regolato da norme comuni. Nell’ambito dell’accordo, gli Stati membri si sono impegnati anche a praticare ”una concreta cooperazione tra autorità civili e militari”, ha sottolineato la commissario Ue ai trasporti, Loyola De Palacio, che non ha nascosto la propria soddisfazione per la ”storica” intesa, alla quale si è giunti al termine di lunghi e difficili negoziati iniziati nel 1999. L’Europa dei cieli è infatti organizzata in modo non molto diverso da come avveniva negli anni ’60, quando il traffico aereo era completamente diverso a quello attuale ed era inoltre
gestito da accordi bilaterali. Ora si punterà invece a standard comuni, di fronte appunto ad una rete di rotte ogni folta più fitta e complessa. Secondo dati di Bruxelles, il numero dei voli in Europa è per esempio destinato a raddoppiare, passando dagli attuali 8,5 milioni l’anno a ben 15-16 milioni tra pochissimi anni, a causa dell’aumento del traffico aereo in lungo e in largo nel continente, dalla Slovacchia alla Spagna, dalla Norvegia alla Romania. ”Da oggi nell’Ue abbiamo non solo un mercato unico ma anche
un cielo unico, settore nel quale finora non c’erano state
iniziative comunitarie”, ha commentato in un incontro con la
stampa De Palacio, che ha in particolare sottolineato due
aspetti diversi della decisione annunciata a Bruxelles. ”Questo è anzitutto un passo fondamentale per aumentare la
sicurezza del traffico aereo, visto fra l’altro che ci sarà una riduzione nei tempi dei voli”, ha detto De Palacio, che ha però voluto ricordare l’impatto positivo che la decisione avrà sull’industria del settore, anzitutto sul fronte dell’ammodernamento tecnologico. Quattro i punti qualificanti della nuova normativa: nuovi meccanismi per la gestione coordinata fra i Quindici dello spazio aereo, la creazione di autorità di vigilanza nazionali indipendenti, l’apporto tecnico che l’Ue avrà da Eurocontrol (organismo europeo per la sicurezza della navigazione aerea, del quale fanno parte 31 paesi) e i nuovi mezzi di cui si doteranno le autorità del settore.

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