Palermo: Moda, arte e cultura ai cantieri culturali della Zisa

Dal 14 al 21 settembre gli appuntamenti legati alla manifestazione “La notte della moda”

Dal 14 al 21 settembre, ai Cantieri Culturali della Zisa, si svolgerà una settimana culturale organizzata nell’abito della manifestazione “La Notte della Moda”. La Giunta municipale ieri ha approvato il progetto di 2.582,28 euro per l’iniziativa “La città ferita: moda, arte e cultura”, proposto dall’Associazione internazionale della moda mediterranea e sostenuto dalle associazioni di categoria Claai, Cna, Casartigianato e Confartigianato. La settimana culturale si articolerà in cinque momenti: l’esposizione di bozzetti, disegni, modelli ed elaborati realizzati dagli allievi della facoltà di Architettura e Lettere di Palermo, dagli allievi della Facoltà di Lettere di Firenze, dagli allievi del corso di moda dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, dagli allievi dell’Ipsia di Palermo e Partinico, dell’istituto regionale d’arte di Bagheria ed altri enti; la mostra dell’artigianato artistico di qualità; la realizzazione di spazi destinati all’esecuzione di manufatti artigiani dal vivo; l’angolo dedicato al restauro e alla prova d’autore; l’organizzazione di un convegno. Ogni sera, dalle 19 alle 20, si potranno degustare prodotti tipici siciliani e ascoltare musica classica per violoncello e pianoforte. Inoltre, lungo i corridoi laterali della navata centrale del padiglione, mentre verrà diffusa musica classica una indossatrice sfilerà indossando capi e accessori realizzati dagli artigiani locali. Nello spazio Tre Navate verranno allestite nicchie rappresentative dei momenti che caratterizzano l’artigianato artistico e le sartorie della provincia di Palermo. “Un polo mediterraneo della moda è sempre più auspicabile – ha detto l’assessore alle Attività Produttive, Giacomo Terranova – perché offrirebbe opportunità rilevanti ai nostri professionisti, e noi ci proponiamo di internazionalizzare i nostri prodotti, anche in vista del 2010 quando è prevista l’area di libero scambio nel Mediterraneo, che aprirà nuovi scenari e nuovi mercati”.

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