lunedì, 30 Settembre 2024

Ue, la sentenza Ryanair non scoraggia gli scali italiani

L’Enac, però, ha già chiesto le tariffe praticate ai vettori

Le sentenza della Corte di Giustizia sul contratto di esclusiva tra l’ aeroporto di Charleroi (Belgio) e la compagnia low cost Ryanair non spaventa i gestori aeroportuali italiani perché ”da noi non ci sono situazioni simili”, dicono. Tuttavia l’ Enac, con una nota del suo direttore generale, Silvano Manera, ha chiesto ai presidenti dei collegi sindacali di tutte le società che gestiscono aeroporti di conoscere le tariffe praticate alle compagnie aeree. ”E’ una semplice richiesta di informazioni – spiega Manera – perché l’ Enac vuole avere il quadro preciso della situazione”. ”Per tutte le compagnie le stesse condizioni”, dice Susanna Zucchelli, amministratore delegato della società di gestione dell’ aeroporto di Olbia (Nuoro). ”Se poi c’è qualche compagnia che è più brava e che genera volumi importanti di traffico – aggiunge – mi sembra legittimo applicare degli sconti”. Per Umberto Borlotti, direttore generale della società di gestione dell’ aeroporto di Alghero (Sassari), che ospita voli della Ryanair, ”l’ impatto della vicenda di Charleroi sarà limitatissimo. La Corte – evidenzia – ha sanzionato un aspetto particolare di quel contratto che peraltro nella sua complessità non conosciamo”. La sentenza Charleroi-Ryanair non scoraggia peraltro i gestori da avviare ulteriori collegamenti: Bari ne avrà uno con Londra, proprio dalla Ryanair a partire dal prossimo 15 gennaio. In genere per i gestori ”non si può far finta che non le low cost non ci siano”.

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