Se quella dell’agente di viaggio è una professione, perché esercitarla deve essere un’impresa? Parte da una domanda provocatoria e da un voluto gioco di parole l’incontro natalizio di Euphemia con la stampa di settore, nella filiale milanese del gruppo. Euphemia è il progetto di Lab Travel nato 15 anni fa da un’idea di Ezio Barroero e Michele Zucchi, con l’obiettivo di riportare al centro dell’attenzione la figura professionale dell’agente di viaggio. In Euphemia, l’agente diventa Personal Voyager: un consulente di viaggio libero professionista, senza costi e con guadagni certi.
Ezio Barroero, presidente Lab Travel, spiega: “Oggi si discute molto di supporto e vicinanza alle agenzie di viaggio, ma è fondamentale riconoscere una realtà spesso sottovalutata: l’agenzia è, a tutti gli effetti, un’impresa. Questo significa che l’agente di viaggio è un vero e proprio imprenditore, con tutte le responsabilità e gli oneri che questo ruolo comporta. In Euphemia, l’impresa è Lab Travel ed i Personal Voyager sono liberi professionisti senza vincoli, capaci di gestire il proprio lavoro con flessibilità, focalizzandosi sull’aspetto più importante, ovvero la vendita”.
Un modello vincente, adottato da un numero crescente di agenti, che nella maggior parte dei casi sono titolari di agenzia. Il loro obiettivo è tornare a focalizzarsi sulla relazione con il cliente, senza incombenze amministrative, burocratiche e contabili. Non mancano tuttavia i banconisti che, dopo l’esperienza da dipendenti, desiderano diventare liberi professionisti per esprimere al meglio le loro capacità.
Dietro ogni consulente c’è un team di 42 dipendenti altamente qualificati che, nella sede di Cuneo, si occupano di tutto ciò che non riguarda direttamente la vendita: dalla gestione dei fornitori ai rapporti con banche e assicurazioni, fino alla risoluzione di eventuali contenziosi. Euphemia si prende cura delle complessità, lasciando che il consulente si concentri su ciò che ama di più: coccolare i suoi clienti, creando per loro esperienze di viaggio indimenticabili. A tale scopo, Euphemia garantisce ai suoi Personal Voyager una gamma completa di strumenti: biglietteria IATA, CRS, coperture assicurative di primo livello, condizioni esclusive con i principali tour operator, formazione costante, un gestionale evoluto e campagne di marketing.
Michele Zucchi, AD Euphemia, aggiunge: “In Euphemia non sono previsti costi di ingresso né di uscita: si investe reciprocamente sulle professionalità di ciascuno. Non imponiamo limiti o vincoli, anzi, incentiviamo la creatività degli agenti. I Personal Voyager hanno la massima autonomia: possono scegliere fornitori e tipologie di viaggi da vendere in funzione della loro esperienza e dei loro clienti”.
Il progetto non si ferma qui: con 52 filiali in tutto il centro/nord Italia, Euphemia offre spazi di co- working dove i Personal Voyager possono incontrare i clienti, condividere strategie con i colleghi e accedere a strumenti tecnologici avanzati. Questi spazi rappresentano un punto di forza unico, i cui costi sono interamente a carico di Euphemia: tutte diverse tra loro, esprimono anche negli arredi e nello stile la personalità dei Personal Voyager che le utilizzano, che possono così lavorare in un ambiente ideale e con la massima libertà.
I numeri confermano il successo del progetto: ad oggi i Personal Voyager sono 142, con l’obiettivo di arrivare a 150/160 entro la fine del prossimo anno. Una crescita sostenibile, per garantire sempre un’assistenza di completa e di alto livello ai Personal Voyager. Il volume d’affari del 2024 si attesta sui 62 milioni di euro, in crescita del 7% sul 2023, e l’attesa per il 2025 è di un ulteriore incremento del 10%.
“Oggi – conclude Barroero – siamo presenti in 48 province localizzate in 11 regioni del centro/nord: questo dato ci permette ancora una grande possibilità di crescita. Un altro dato molto interessante è che rispetto al 2019 (ultimo anno pre-Covid) siamo cresciuti del 67%. Euphemia è una risposta concreta per chi desidera trasformare il proprio futuro professionale all’insegna dell’indipendenza, della sicurezza e della crescita, in un settore in continua evoluzione”.