In Rwanda quando il turismo è strumento di pace

Dopo 20 anni il Paese torna nella programmazione di African Explorer

Autunno di novità per African Explorer che rilancia, dopo quasi vent’anni il Rwanda. La destinazione per lungo tempo chiusa al turismo, torna ad investire nel turismo ritenendolo una valida fonte di crescita economico-sociale dopo esser uscita da una lunga e sanguinosa guerra civile. “Le seducenti risorse naturali del Rwanda offrono un’esperienza di viaggio davvero indimenticabile – afferma Alessandro Simonetti, direttore del TO – Siamo felici di poter assicurare il nostro contributo alla ripresa del turismo nel Paese e di dare ottimismo a chi è sopravvissuto ad una guerra civile sanguinosa e atroce. Per African Explorer – sottolinea ancora Simonetti – è un ritorno importante, la testimonianza che la nostra esperienza in questo magnifico continente ha radici profonde, vere e che, insieme ad un’Africa accessibile a tutti, siamo preparati per proporre prodotti più complessi, ricchi, particolari". "Anche qui, come per il Madagascar, – continua – puntiamo al posizionamento all’interno di quella nicchia di operatori specializzati sulla destinazione, capaci di offrire un prodotto di qualità, testato e sicuro. Il turista che intende raggiungere il Rwanda deve amare la natura e avere un buon spirito d’adattamento, indispensabile, per altro, considerando la difficile situazione da cui esce il Paese e il suo lento re-ingresso sul mercato turistico. Ma l’impegno è molto, e non sarà difficile notarlo una volta sul posto". L’operatore inaugura la nuova programmazione con due itinerari: “Il Meglio del Rwanda” e “Invito al Rwanda”, ideali per chi raggiunge il Paese per la prima volta, trasferimenti in fuoristrada o minibus con autista e accompagnatore parlante inglese e francese per tutto il viaggio.
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