Dopo essere stato bandito dai cieli europei, ora il Tupolev 154 potrebbe 'scomparire' anche da quelli russi che furono i primi a veder volare, con i colori dell'Aeroflot nel 1971, il velivolo protagonista di tanti incidenti e disastri aerei degli ultimi 40 anni.
La decisione sembra sia stata presa dall'agenzia per i trasporti di Mosca dopo l'incidente di qualche giorno fa a Surgut (nord-est degli Urali), dove un Tupolev 154 diretto a Mosca con 116 passeggeri e 8 persone di equipaggio ha preso fuoco causando la morte di tre persone ed il ferimento di un'altra quarantina. Ma questo è solo l'ultimo, in ordine di tempo, di una lunga serie di incidenti che ha visto come protagonista questo tipo di velivolo, vietato dalla Ue ufficialmente per ragioni di inquinamento acustico e fuori, dall'anno scorso, anche dalla flotta Aeroflot (ma ancora largamente usato da molte compagnie russe). Ad aprire la lunga lista degli incidenti – che ha visto tra le vittime illustri anche il presidente polacco, Lech Kaczynski, nell'aprile scorso – fu il volo Aeroflot 3352 che l'8 agosto del 1975 si schiantò vicino a Omsk (Russia) con un drammatico bilancio di vite umane: i morti furono infatti 174.