Auc: ogni anno perse 1 milione di valigie

Codacons: serve fondo rimborsi. Iata: cattiva gestione costa 3,8 mld

Nel 2007 le compagnie aeree hanno gestito malamente 42 milioni di valigie e ne hanno perse definitivamente più di un milione in tutto il mondo. Un dato in crescita secondo il Consiglio degli Utenti del Trasporto Aereo (Auc) che ha elaborato le stime. E il numero sembra destinato a crescere, a meno che non ci pensi la crisi in atto a ridurre drasticamente numero di passeggeri, voli e forse anche compagnie. Nel 2006 si sono persi 30 milioni di bagagli e tra dieci anni il dato potrebbe toccare quota 70 milioni. Secondo il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, “le compagnie aeree sono responsabili della perdita dei bagagli e a tal fine, al di là delle norme sull’aviazione che prevedono rimborsi in favore dei passeggeri, devono istituire un apposito fondo per risarcire in automatico gli utenti rimasti senza valigia o che hanno subito ritardi nella riconsegna. Troppo spesso, infatti, l’entità dei rimborsi concessi è di molto inferiore al danno subito dai passeggeri, che non possono certo partire con gli scontrini degli oggetti inseriti nel bagaglio". Un problema che costa 3,8 miliardi di dollari all’industria aerea e riguarda ogni anno 42 milioni di passeggeri, fa sapere la Iata. Eppure secondo Sita, gruppo internazionale specializzato in soluzioni tecnologiche per l’industria del trasporto aereo che cura il "report annuale sui bagagli", una soluzione c’è: "codici a barre e sms" per seguire il percorso delle valigie. Un sistema che consentirebbe di risparmiare 440 milioni di euro di costi legati allo smarrimento e al recupero dei bagagli. I possibili risparmi sono in particolare legati ai servizi di tracciabilità che possono essere avviati con l’introduzione della nuova tecnologia Rfid, le cosiddette "etichette intelligenti", che – secondo le stime Sita – coprirà "entro il 2009 il 47% degli aeroporti ed il 42% delle compagnie aeree di tutto il mondo".
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