A pochi giorni dal primo anniversario della scomparsa in pieno Oceano Indiano del Boeing 777 volo MH370 della Malaysia Airlines con 239 persone a bordo sulla rotta Kuala Lumpur-Pechino, l’Australia annuncia nuove misure di sicurezza per la tracciabilità degli aerei. D’ora in poi, infatti, i velivoli che sorvolano aree remote degli oceani saranno sottoposti a tracciamento ogni 15 minuti, rispetto ai 30/40 minuti attuali, per permettere di individuarli più facilmente.
La prova sarà condotta insieme con i servizi aerei di Malaysia e Indonesia. In caso di deviazione dalla rotta prevista, la frequenza potrà ridursi a 5 minuti o meno. La prova è stata raccomandata dall’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile ed è appena iniziata a Brisbane, per estendersi in futuro a Melbourne, in Indonesia e in Malaysia.
“Questa iniziativa adatta tecnologia esistente usata da più del 90% degli aerei passeggeri di lunga percorrenza e permetterà ai controllori del traffico aereo di rispondere più rapidamente se un aereo è in difficoltà o devia dalla rotta programmata”, ha spiegato il ministro australiano dei Trasporti, Warren Truss.
Secondo le analisi dei dati, il volo MH370 ha viaggiato fuori rotta per altre sette ore fino a esaurimento del carburante, precipitando entro una remota area di 60 mila kmq dell’Oceano Indiano. A oggi non è stata individuata traccia nonostante una massiccia ricerca internazionale ancora in corso, con aerei, navi specializzate e veicoli sottomarini.