Anche in Brasile Uber è nel mirino delle compagnie di autobus. Questa volta, la ragione della discordia è UberPool (Uber Juntos in Brasile), servizio che consente agli utenti che vanno nella stessa direzione di condividere la corsa e i costi. Secondo quanto riferito dal sito brasiliano G1, le compagnie di autobus sostengono che il servizio di UberPool si configura come trasporto pubblico irregolare e si sono appellate alle forze pubbliche in 15 città per cercare di bloccarlo.
A San Paolo, i consorzi hanno chiesto un risarcimento per le perdite derivanti dalla diminuzione di passeggeri e la Società metropolitana di trasporti urbani Emtu ha dichiarato che l’anno scorso ha bloccato auto legate alle applicazioni in modo irregolare.
Le compagnie di autobus dicono che UberPool farebbe concorrenza diretta e sleale senza essere soggetta alle stesse regole alle quali loro sono sottoposte, come la necessità del contratto, la regolamentazione e i prezzi fissi, oltre alla gratuità per gli anziani e gli studenti.
Uber si è difesa dicendo che il servizio Uber Juntos non è una modalità di trasporto collettivo, ma “un sistema che combina viaggi individuali con percorsi convergenti per condividere lo stesso veicolo”. La società ha dichiarato in un comunicato che il servizio è stato progettato per “mettere più persone in meno macchine e che è complementare al trasporto pubblico”.