C’è ancora una chance per salvare Tirrenia, in attesa della decisione del tribunale di Milano che potrebbe definitivamente mettere la parola fine sui viaggi dell’ex compagnia marittima di bandiera, oggi del Gruppo Onorato, decretandone il fallimento. Le opportunità per restare a galla e scongiurare il crac sono legate alla richiesta di Cin Spa di un concordato “in continuità” ma prevedendo “la vendita di alcuni asset”. A questo punto si ipotizza la cessione di alcuni traghetti, visto che alcune tratte non saranno più servite dal gruppo, come la Termoli-Tremiti o la “triangolazione” Napoli-Cagliari-Palermo.
La compagnia, però, assicura che il piano di rilancio prevede “il mantenimento dei servizi ai clienti, la salvaguardia dei livelli occupazionali diretti”, circa 6mila occupati, e dell’indotto. Questo significa anche garanzia delle rotte “non prevedendo, inoltre, alcun tipo di contributo pubblico da convenzioni ma operando sempre in regime di libero mercato”, in considerazione dei “positivi risultati registrati nell’ultimo anno e dell’attuale trend ben al di sopra delle aspettative”. In più c’è un nuovo partner per il salvataggio: è “Europa investimenti” che sarebbe pronto ad iniettare una liquidità di oltre 60 milioni di euro e che è già intervenuto nell’azione debitoria da 640 milioni.