Contro crisi Ue vuole congelare slot fino a 2010

Pollice verso alla proposta da parte di easy Jet e Provincia di Milano

Per fare fronte all’impatto della crisi economica sul trasporto aereo, la Commissione europea ha proposto a Consiglio e Parlamento Ue di congelare l’assegnazione degli slot in tutto il territorio dell’Unione europea fino ad ottobre 2010. In pratica si sospenderebbe l’applicazione della regola in base alla quale gli slot non utilizzati vengono persi. In base alla proposta, la sospensione riguarderà la prossima stagione estiva (aprile-ottobre 2009) in modo da consentire alle compagnie aeree di ridurre, se necessario, i collegamenti per ammortizzare gli effetti della crisi. In questo modo gli slot verrebbero automaticamente riassegnati alle compagnie aeree per la stagione invernale 2009-2010 sulla base della ripartizione già applicata precedentemente. Un analogo provvedimento era già stato adottato durante la stagione 2001-2002 per fronteggiare la flessione del mercato del trasporto aereo innescata dall’attacco alle Torri gemelle. Secondo Andy Harrison, amministratore delegato di EasyJet, però il provvedimento "porterà ad avere pochi voli e tariffe alte, peggiorerà la situazione economica e non darà nessun vantaggio". Pollice verso alla proposta della Commissione anche da parte del presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, secondo cui la proposta equivale a un’ennesima firma sul certificato di morte di Malpensa. “Non è congelando gli slot e garantendo di fatto un monopolio a una piccola compagnia di bandiera sulla tratta nazionale che si risponde alla crisi economica europea. Chiediamoci al contrario – conclude Penati – perché anche il sistema aereo sta subendo la crisi. I viaggiatori scelgono di volare meno perché i biglietti sono troppo cari e perché la concorrenza su ferro sta crescendo vertiginosamente. Gli aerei non decollano perché non gli è permesso decollare. E’ solo attraverso la liberalizzazione delle rotte e assicurando una maggiore concorrenza che il mercato può dare risposte. Anche alla crisi".
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