Disagi per lo sciopero dei treni e domani voli fermi

Giornata di forti disagi in tutta Italia per lo sciopero del personale di Trenitalia e Italo terminato ieri pomeriggio alle 15 dopo l’intervento
del vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che ne aveva ordinato il dimezzamento rispetto alle 24 ore proclamate dai sindacati. Una decisione quella della precettazione che non è andata giù ai sindacati che hanno deciso di impugnarla. “Le aziende e il governo – ha lamentato il segretario della Cgil, Maurizio Landini al Tg3 – hanno avuto due mesi di tempo e non hanno fatto nulla, noi non avevamo altri strumenti”. Altissime le adesioni tra tutti i lavoratori con tante cancellazioni tra i treni non garantiti e ritardi tra quelli che sono circolati, secondo i dati della Filt Cgil, che ha precisato come l’adesione media nazionale è stata dell’80%, con punte fino al 100%. I ferrovieri di Trenitalia e Italo – spiega il sindacato – “hanno risposto in massa alla protesta” indetta a seguito “dell’incapacità” di due aziende di “chiudere due vertenze” aperte da mesi, ma anche “contro un’ordinanza vergognosa” del ministero dei Trasporti.

E non c’é nemmeno il tempo di archiviare questa protesta che è già in arrivo l’astensione dal lavoro negli aeroporti, col personale
di terra che incrocerà le braccia per otto ore sabato dalle 10 alle 18. Anche se bisognerà vedere come evolverà la situazione nelle prossime ore. Sempre Salvini ha detto che “si sta lavorando anche su questo” e che “già la settimana prossima è convocato un tavolo” tra azienda e lavoratori. “Conto sul buon senso anche su quello, per gli italiani per i tanti turisti perché questa sarà una stagione straordinaria e non può essere rovinata da scioperi su scioperi”, ha sottolineato il vicepremier.

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