L’Enac "ha ricevuto alcune segnalazioni da parte di persone che si sono imbarcate in vari aeroporti nazionali, anche in possesso di documenti diversi dal passaporto e dalla carta d’identità, da cui sembrerebbe che Ryanair talvolta riesca a superare i presunti problemi di sicurezza ricorrendo al pagamento di una penale". Replica così l’ente guidato da Vito Riggio all’ad di Ryanair, Michael O’Leary, che ha lamentato "problemi di sicurezza" perché le ordinanze Enac impongono di accettare un ampio ventaglio di documenti per l’identificazione dei passeggeri all’imbarco, "anche le licenze di pesca". Ma l’Enac ribadisce che il passeggero "ha la possibilità di dimostrare la propria identità anche attraverso documenti diversi dal passaporto e dalla carta di identità, secondo quanto previsto dall’ordinamento italiano". E dunque anche Ryanair è tenuta al rispetto della normativa vigente.