Fs, Legambiente raccoglie i dati sui disservizi

Moretti annuncia i criteri per stabilire la soglia degli aumenti dei ticket

Oltre il 53% dei treni pendolari subisce ritardo. Così la campagna ‘Pendolaria’ promossa da Legambiente racconta i disservizi nel trasporto locale italiano: la media, di 5 minuti e mezzo, sale notevolmente a Milano con il 94% dei convogli che giunge in stazione con oltre 9 minuti di ritardo. Un problema per i tanti che ogni giorno si recano al lavoro o a scuola servendosi dei mezzi ferroviari: “Sui treni pendolari – sostiene il presidente di Legambiente, Roberto Della Seta – viaggiano ogni giorno oltre 1 milione e mezzo di italiani, contro i 200 mila che salgono su Eurostar e Intercity. Il trasporto locale finora è stato la cenerentola e i risultati li pagano ogni giorno i cittadini pendolari”. Ma la campagna di Legambiente evidenzia, oltre ai ritardi, anche una serie di disservizi legati allo stato di degrado generale dei vagoni e del sistema ferroviario, dalla sporcizia ai bagni inagibili, dagli impianti rotti al sovraffollamento fino alla mancanza di manutenzione. Intanto l’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, ha indicato qualità, sicurezza, comfort e velocità come criteri validi per stabilire la percentuale di aumento del costo del biglietto, che comunque non arriverà a toccare il 20%. Ma l’ad ha annunciato un nuovo capitolo anche sul fronte pubblicità: “Basta con la pubblicità istituzionale, d’ora in poi sarà solo di prodotto comparativo, in cui si mette a fronte il costo, il tempo, la qualità dei nostri prodotti e i costi, i tempi, la puntualità di prodotti concorrenti, dall’automobile all’aereo, e per quanto riguarda la qualità, indicando la percentuale di probabilità che si ha di arrivare puntuali in treno, in macchina o in aereo”.

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