I giudici respingono il ricorso di Uber: resta il blocco dell’app

Il Tribunale di Milano ha respinto il reclamo di Uber contro il blocco della app in tutte le città italiane. Ai clienti della app Uberpop – si legge nella sentenza – non vengono fornite informazioni né sullo “stato dell’auto” né sulla “persona che sarà alla guida” e, dato che “il pubblico di Uber è un pubblico notoriamente giovane ai cui occhi queste preoccupazioni possono apparire esageratamente pessimistiche”, diventa “ancora più facile per alcuni approfittare della fiducia ingenuamente riposta nella sicurezza del sistema stesso e nell’affidabilità del conducente”.

Inoltre, se qualcuno riporta “lesioni”, “Uber non risponde in nessun modo”, perché non ha un’assicurazione di tipo commerciale. I giudici prendono “atto degli sviluppi delle nuove tecnologie e delle rinnovate esigenze del mercato” e, tuttavia, spiegano che “la libera concorrenza” deve “esplicarsi a parità di armi”, senza che possano esserci “indebiti vantaggi” per alcuni, come per Uber nei confronti dei tassisti, derivanti dal mancato “rispetto di regole imposte dal settore”, in questo caso quello dei trasporti.

”Uber – ha commentato Benedetta Arese Lucini, General Manager di Uber Italia – non smetterà di lavorare per trovare nuove soluzioni in linea con i suggerimenti delle autorità e per continuare a offrire alle persone e alle città un’alternativa economica, affidabile e sicura per muoversi, e un’opportunità concreta alle centinaia di driver che hanno sino ad oggi percorso questa strada insieme a noi”.      

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