Iata: necessario aumentare sicurezza in Sud America

In calo il tasso di incidenti ma ancora il doppio rispetto alla media globale

Raddoppiare gli sforzi per ridurre il tasso di incidenti e coordinare al massimo le norme per la sicurezza. E’ l’invito rivolto al settore aereo dell’America Latina dal direttore generale e amministratore delegato Iata, Giovanni Bisignani in un discorso tenuto in apertura della conferenza Wings of Change. Il tasso di incidenti in America Latina è sceso da uno ogni 400 mila voli nel 2005 ad uno ogni 600.000 voli nel 2007, ma rimane ancora pari al doppio rispetto alla media globale.
Intanto due governi dell’America Latina, Brasile e Panama, hanno compiuto un importante passo per migliorare la sicurezza impegnandosi ad incorporare la Certificazione di Sicurezza Operativa della Iata (IOSA) nei loro rispettivi programmi nazionali a tutela della sicurezza.
Attualmente sono 20 le compagnie aeree dell’America Latina presenti nel registro della IOSA e altre otto hanno intrapreso il processo di controllo di qualità.
Brasile e Panama si uniscono a Cile, Costarica e Messico, che sono gli altri tre paesi dell’America Latina che hanno scelto di incorporare la IOSA nei loro programmi di sicurezza per il settore aereo. “La IOSA – ha dichiarato Bisignani – è interamente finanziata per i nostri membri dalla Iata ed ogni governo può utilizzarla liberamente. Non ci sono più scuse per chiunque nel settore aereo non partecipi al programma IOSA. Cinque paesi dell’America Latina non sono abbastanza. E’ essenziale che un maggior numero di stati aderiscano al più presto a vantaggio dei nostri membri e dei passeggeri”.
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