Safety, security e ambiente. Ecco i tre settori critici per l’aviazione che secondo la Iata devono essere posti all’attenzione dell’Icao e dei governi. “I governi e l’industria – ha dichiarato Giovanni Bisignani, direttore generale e amministratore delegato della Iata – devono allinearsi agli standard globali per soddisfare gli impegni fondamentali di safety, security e responsabilità ambientale”, puntando su un approccio globale e armonico. “Il 2006 – ha sottolineato Bisignani – è stato l’anno più sicuro nella storia dell’aviazione. Gli standard globali hanno permesso un miglioramento del 50% nel tasso di incidenti nel corso dell’ultimo decennio”. Più di 160 compagnie aeree sono nel registro dello IOSA, l’Audit per la Sicurezza Operativa della IATA. “Incoraggio i governi – ha aggiunto – a unirsi alla lista crescente di quei paesi che stanno includendo lo IOSA nei loro programmi di supervisione della sicurezza. E’ gratuito, efficace e integra il lavoro dell’audit dell’ICAO”.
“Le compagnie aeree sono molto più sicure oggi che nel 2001. Ma il sistema comporta ancora una spesa scoordinata di 5,6 miliardi di dollari – ha detto Bisignani – Il passo successivo per i governi sarà quello di armonizzare un approccio alla sicurezza basato sul rischio”. Sul tema dell’ambiente, Bisignani ha affermato: “L’impatto ambientale del trasporto aereo sta crescendo e questo non è politicamente accettabile per nessuna industria. Dobbiamo diventare un’industria che non inquina, – ha detto Bisignani – con una crescita neutra dell’anidride carbonica nel medio termine e infine a emissioni zero”. Perché questo sogno diventi possibile, Bisignani ha invitato gli stati membri dell’Icao a porre degli obiettivi volti a risparmiare 120 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica all’anno grazie a infrastrutture più efficienti e a migliori operazioni. Inoltre, ha chiesto ai governi di sostenere un velivolo e un combustibile più verdi con misure economiche favorevoli.