Ancora brutti tempi per le compagnie aeree. La Iata ha rivisto al ribasso le stime per il 2009 ed ha annunciato di prevedere perdite globali per 4,7 miliardi di dollari, una previsione molto peggiore rispetto alla precedente che prospettava perdite di 2,5 miliardi di dollari. La causa? Secondo la Iata è da imputare al rapido deterioramento delle condizioni economiche globali e al calo della domanda. Anche per le entrate del settore, la Iata prevede un calo del 12% a 467 miliardi di dollari, pari ad una diminuzione di 62 miliardi di dollari. Nel 2001, dopo gli attentati dell’11 settembre, la diminuzione era stata del 6% circa. Secondo il direttore generale e Ceo della Iata Giovanni Bisignani, "la situazione è cupa. Il 2009 si profila come uno degli anni più difficili mai affrontati dalle compagni aeree".
A trarre beneficio da questa situazione potrebbero essere però i consumatori visto che è previsto un calo del prezzl dei biglietti. "Per i consumatori c’é una grande opportunità – ha detto Bisisgnani – gli yield (ricavo medio per chilometro-passeggero) scendono e non abbiamo mai visto una struttura tariffaria così bassa". Per il 2009 la Iata prevede "un calo del 4,3 % dello yield e questo vuol dire che le compagnie incassano meno soldi per ogni chilometro di volo. Sul mercato già si vedono prezzi ridotti per fare in modo che la gente continui a volare, per stimolare il mercato", ha precisato il responsabile della comunicazione della Iata Anthony Concil.