Il 787 Dreamliner può tornare a volare

Da Usa e Giappone via libera ma con condizioni di sicurezza aggiuntive

Dopo tre mesi di stop a terra, il 787 Dreamliner può tornare a volare. Usa e Giappone hanno dato l'autorizzazione a far decollare di nuovo l'aereo 'del futuro' prodotto da Boeing, con modifiche alle batterie al litio che sono state la causa dei problemi al velivolo. Negli Usa, la Faa ha dato il via libera consentendo alle compagnie aeree di far decollare il Dreamliner non appena le batterie al litio saranno state sostituite. Le compagnie dovranno anche, in base alle disposizioni della Faa,  installare sulle proprie batterie principali e ausiliarie sistemi di isolamento e guaine per evitare il diffondersi di un eventuale corto circuito. La riparazione delle batterie del Dreamliner costerà a Boeing, secondo la Faa, 23 milioni di dollari a livello globale, ovvero 464 mila dollari a batteria.    E nella stessa giornata è arrivato anche il via libera delle autorità giapponesi. Il ministero dei trasporti di Tokyo ha formalmente approvato la ripresa dei voli, ponendo una serie di condizioni di utilizzo supplementari per garantire la sicurezza.
I dirigenti delle due compagnie aeree giapponesi che possiedono i 787 Dreamliner, la Ana (All Nippon Airways, che ne ha 17 esemplari) e Jal (Japan Airlines, che ne possiede 7), hanno ricevuto ufficialmente i documenti che permettono loro di far decollare nuovamente i loro velivoli, una volta attuate tutte le misure richieste. I voli potrebbero riprendere a giugno. 

 

 

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