Italo potrà commercializzare biglietti che integrano la sua Alta Velocità con le tratte locali gestite da Trenitalia e dalle sue partecipate TPER e
Trenord. Lo ha stabilito l’Antitrust mettendo così fine a un contenzioso tra le due parti iniziato nel marzo 2022, quando Italo-Ntv aveva segnalato al Garante della concorrenza una strategia commerciale a suo dire abusiva da parte di Trenitalia.
Quest’ultima, che ha il monopolio su treni regionali e Intercity, aveva finora l’esclusiva anche nella vendita integrata di queste tratte con l’Alta Velocità. Tale posizione di “vantaggio competitivo”, come ha spiegato l’Agcm, consentiva a Trenitalia di “preservare il proprio potere di mercato anche in quello dei servizi AV, danneggiando l’unico competitor presente e ostacolando l’esplicarsi di un confronto concorrenziale basato sul merito”.
Una situazione che poteva portare a una sanzione da parte dell’Antitrust: l’azienda controllata dalle Ferrovie dello Stato aveva dovuto presentare una lista di impegni. Questa era stata ritenuta in un primo momento insufficiente dalla controparte Ntv; adesso, invece, le nuove proposte sono state accolte dal Garante in quanto “appaiono idonee a risolvere le criticità concorrenziali evidenziate”.
Un altro snodo cruciale dell’accordo è stato quello relativo all’accesso ai dati, su cui finora Trenitalia, secondo il garante, aveva posto varie limitazioni. Ntv ha ottenuto la titolarità autonoma dei dati personali, che, sempre secondo l’Autorità, consentirà migliorie nelle analisi del mercato e nell’assistenza ai clienti. Infine, a beneficio di un’informazione completa dei passeggeri, sia i monitor di bordo sia gli altoparlanti di regionali e Intercity saranno obbligati a segnalare anche le coincidenze con i treni ad Alta Velocità di Italo.