Italo presenta il bilancio di sostenibilità 2023 “che riflette il proprio contributo per una crescita sostenibile e l’impegno verso obiettivi sempre più ambiziosi. Fin dalla fondazione Italo è stata fortemente impegnata nel rispetto e nella tutela dell’ambiente puntando sulla scelta di treni innovativi e sostenibili, favorendo processi produttivi meno energivori e con minore impatto sull’ambiente”. Lo si legge in una nota di Italo.
“Nel 2023 ha portato a termine il processo di rifinanziamento della struttura del capitale esistente tramite nuovo prestito bancario green sindacato del valore di 1,4 miliardi di euro. L’operazione, a cui hanno partecipato diversi istituti di credito nazionali ed internazionali, ha avuto come principale obiettivo quello di rifinanziare il prestito 2019 (il più grande finanziamento green a livello globale di sempre nel settore dei trasporti, interamente utilizzato per l’acquisto di treni elettrici di ultima generazione) e finanziare l’ulteriore ampliamento della flotta. Contestualmente, l’azienda continua a monitorare il proprio livello di emissioni e ad ampliare i calcoli della catena del valore e le relative emissioni Scope 3 con l’obiettivo di poterle ridurre, cogliendo nuove opportunità, per migliorarsi e fronteggiando il climate change.
Nel corso dell’anno, inoltre, Italo ha gestito le risorse in modo sostenibile riducendo l’impatto ambientale attraverso un approccio incentrato sull’economia circolare: nel 2023 sono stati prodotti -10,5% di rifiuti rispetto al 2022, di cui il 96% avviati a recupero e il 60% differenziati. Italo si è distinta, inoltre, per la cura e l’attenzione nei confronti dei propri passeggeri fra le società ritenute migliori per efficienza del servizio clienti ed è stata premiata con il primo posto nella classifica Italy’s Best Customer Services 2023/2024. La tutela della salute e sicurezza dei passeggeri e dipendenti è sempre prioritaria: basti pensare che dal 2015, primo in Italia, ha installato su tutti i treni della flotta due defibrillatori che, insieme alle competenze acquisite dal personale di bordo nelle manovre di salvataggio, rendono il treno cardioprotetto”.