L’Europa perde quasi 2 miliardi di passeggeri nel 2020 a causa del covid

Gli aeroporti europei hanno perso nel 2020 1,72 miliardi di passeggeri rispetto all’anno precedente, pari ad un calo del -70,4%.  “Con appena 728 milioni di passeggeri nel 2020, rispetto ai 2,4 miliardi dell’anno precedente, gli aeroporti europei tornano ai livelli di traffico del 1995”, commenta il direttore generale di Aci Europe, Olivier Jankovec. “Nessun settore può resistere da solo ad un simile shock”, ha aggiunto, indicando la necessità “ulteriore sostegno finanziario”.

In particolare, gli aeroporti dell’Ue sono stati decisamente più colpiti (-73% e 1,32 miliardi di passeggeri persi) rispetto a quelli non Ue (-61,9% e 400 milioni di passeggeri persi). I cinque maggiori scali del 2019 (Londra-Heathrow, Parigi-CDG, Amsterdam-Schiphol, Francoforte e Istanbul) hanno perso complessivamente 250 milioni di passeggeri. Più contenuto l’impatto sul traffico cargo, che segna sull’anno un calo dell’11,8%, e mostra segni di ripresa con il dato di dicembre che torna in terreno positivo. I movimenti di aeromobili si sono ridotti del 58,6%.

“Benché alcuni Stati abbiano adottato misure per sostenere finanziariamente i loro aeroporti, finora solo 2,2 miliardi sono stati destinati a questo scopo in Europa. Si tratta di meno dell’8% dei ricavi che gli scali hanno perso lo scorso anno”, ha detto Jankovec. “Con l’ulteriore calo del traffico delle ultime settimane e nessuna ripresa in vista, bisognerà fare di più – ha aggiunto – Aiutare gli scali è essenziale per ricostruire la connettività aerea e dare un sostegno effettivo alle comunità e al turismo locale e regionale. E’ cruciale anche ripristinare per il futuro la capacità degli scali di fare investimenti. Senza un maggior sostegno finanziario, gli investimenti in decarbonizzazione, digitalizzazione sono a rischio”.

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